Nel mondo ci sono tanti modi per festeggiare il Natale e la fotografia è in grado di rappresentarli tutti nelle mille sfaccettature, negli infiniti colori possibili. Si tratta di una grande festa religiosa, carica disegni e significati e quindi di immagini, ma anche un grande appuntamento di genti che si incontrano, che partecipano ai riti collettivi. Quello che vi proponiamo è un Natale fotografico diverso, anomalo: si tratta della festività religiosa più importante nella cristianità copta che si svolge ad Axum e Lalibela, la città Santa, in Etiopia durante i primi giorni di gennaio.
Questo viaggio ci viene proposto nella splendida cornice del Museo Arte Contemporanea di Villa Favarelli a Imperia a partire dal prossimo venerdì 6 dicembre con la mostra fotografica di Luigi Simeoni – Emulsioni d’Etiopia. Vengono esposte quarantadue immagini in bianco e nero divise in tre sale: i ritratti; il Genna a Lalibela, Natale dei copti e la vita quotidiana nei villaggi. Inoltre la mostra è corredata da un filmato a quattro mani firmato dallo stesso Simeoni e da Roberto Gabriele dove si raccontano i giorni preparatori della grande festività, le ore di attesa e la notte della vigilia del Genna.
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Le immagini riportano volti quasi dipinti con espressioni intense, segnati e scavati da rughe profonde come forse solo il sole e la sabbia del deserto sono in grado di fare. Le immagini appaiono tridimensionali per i mille particolari che le compongono e rappresentano un’armonia, una quotidianità e un crocevia di umanità curiosa e ospitale. Il mondo che viene rappresentato appare sereno: sorridono gli uomini armati, le donne, i contadini e gli allevatori carichi di merci. Sguardi pieni di orgoglio, quasi consapevoli di discendere dalla leggendaria regina di Saba, gesti che rappresentano la fede in una religione conservata a prezzo di mille battaglie svolte in un contesto a loro spesso ostile, interiorizzati generazione dopo generazione.
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L’autore ha utilizzato una stampa con una tecnica antica, che risale ai primi del ‘900. Le fotografie sono stampate su una carta di cotone a grana grossa, che potenzia e rende quasi tattili i caratteri delle immagini. Successivamente, la carta viene pennellata a mano con un’emulsione liquida ai nitrati d’argento in grado di rendere, di fatto, ogni immagine un’opera unica e irripetibile. Come scrive Augusto Pieroni nell’introduzione al catalogo della mostra: “…chiamandole Emulsioni l’autore rimarca l’uso di tecniche analogiche, fotochimiche, in fase di stampa se non anche in acquisizione. Non è una nostalgia vintage, ma un recupero della passione per l’argentico (come dicono i francesi) totalmente attuale e contemporaneo. L’emulsione fotosensibile è stesa a mano in pennellate liquide sovrapposte, e la sua tramatura rimarca un equivalente gioco materico nel mondo terreno che raffigura: terre, tele, carnagioni, legni, pattern di stoffe decorate…”. Lo stesso catalogo è un’opera d’arte, non solo fotografica.
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Emulsioni d’Etiopia – 6/22 dicembre 2019
Museo Arte Contemporanea Imperia Villa Favarelli
Viale Giacomo Matteotti 151
Orario:
Venerdì 16.00/19.00 – Sabato 10.00/13.00 – 16.00/19.00 – Domenica 16.00/19.00
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