Pietra miliare nel suo genere e frutto di oltre sei anni di ricerche, il progetto raccoglie il lavoro di quasi 70 fotografi, artisti e registi, dimostrando il potere dell’immagine – dal saggio fotografico al reportage, dall’analisi sociale al fotogiornalismo e all’arte – di registrare e analizzare l’eredità dell’apartheid e i suoi effetti sulla vita quotidiana in Sud Africa.
Complessa, intensa, evocativa e drammatica, la mostra analizza oltre 60 anni di produzione illustrata e fotografica ormai parte della memoria storica e della moderna identità sudafricana. Fotografie, opere d’arte, film, video, documenti, poster e periodici: un ricco mosaico di materiali, molti dei quali raramente esposti insieme, documenta uno dei periodi storici più importanti del ventesimo secolo, le sue conseguenze tuttora durature sulla società sudafricana e l’importanza del ruolo di Nelson Mandela.
Oltre al lavoro dei membri del Drum Magazine negli anni ’50, dell’Afrapix Collective degli anni ’80 e ai reportage del cosiddetto Bang Bang Club, saranno esposte anche eccezionali opere di fotografi sudafricani all’avanguardia quali Leon Levson, Eli Weinberg, David Goldblatt, Peter Magubane, Alf Khumalo, Jurgen Schadeberg, Sam Nzima, Ernest Cole, George Hallet, Omar Badsha, Gideon Mendel, Paul Weinberg, Kevin Carter, Joao Silva e Greg Marinovich. In mostra anche le opere di una nuova generazione di fotografi sudafricani, tra cui Sabelo Mlangeni e Thabiso Sekgale, che esplorano le conseguenze che ancora oggi l’apartheid produce nel paese.
Insieme a loro anche artisti contemporanei quali Adrian Piper, Sue Williamson, Jo Ractliffe, Jane Alexander, Santu Mofokeng, Guy Tillim, Hans Haacke e un video che raccoglie 10 animazioni di William Kentridge per un totale di quasi un’ora di proiezione.
La mostra curata è da Okwui Enwezor.
Come di consueto il PAC ha in programma attività didattiche, ideate e organizzate da MARTE e realizzate con il contributo del Gruppo COOP Lombardia, per avvicinare grandi e piccoli alle opere in mostra.
RISE AND FALL OF APARTHEID: Photography and the Bureaucracy of Everyday Life è stata realizzata grazie al contributo di Mark McCain e Caro Macdonald/Eye and I, della Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, del National Endowment for the Arts, della Joseph and Joan Cullman Foundation for the Arts, di Deborah Jerome e Peter Guggenheimer, del New York City Department Cultural insieme con il City Council e della Robert Mapplethorpe Foundation in onore di 30 anni di servizio dedicato al ICP da Willis E. Hartshorn.