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Forum Terzo Settore e Anci: accordo per lo sviluppo dei territori e l’amministrazione condivisa

Imagoeconomica

ll Forum del Terzo Settore e l’Anci hanno firmato un protocollo d’intesa per la promozione e l’applicazione sui territori degli strumenti di amministrazione condivisa. Locuzione molto innovativa nel panorama politico e amministrativo del nostro Paese. Il documento siglato prevede iniziative formative e divulgative sui temi dell’amministrazione condivisa, appunto, promuovendone la conoscenza. Ci si impegna in particolare nel contrasto alla tutte le forma di povertà.

Gli enti del Terzo Settore, che in Italia nel loro complesso fatturano circa 90 miliardi di euro, sono impegnati in progetti di rigenerazione urbana, di recupero delle periferie, di assistenza a persone e famiglie disagiate. In questo contesto, la Chiesa cattolica ha un ruolo centrale e molti progetti di volontariato ottengono risultati mediante sinergie con la rete delle piccole industrie e gli studi tecnici. Non a caso, l’8 e 9 marzo 2025 a Roma si terrà il Giubileo del Volontariato per i volontari di ogni associazione, gli appartenenti alle organizzazioni non-profit, gli operatori di Ong e gli assistenti sociali.

Amministrazione condivisa: cos’è?

Il protocollo firmato dall’Anci con gli enti volontaristici tiene conto del fatto che nei piccoli comuni e nei quartieri delle grandi città dei bisogni insoddisfatti si fanno carico sindaco e Municipalità.

“I Comuni si faranno parte attiva di questo accordo e l’Associazione promuoverà attraverso tutti i suoi canali le azioni che andremo a mettere in campo” ha detto presidente dell’Anci Roberto Pella.

Ma cosa vuol dire fare amministrazione condivisa come dice la legge? I mali della pubblica amministrazione da anni paralizzano settori fondamentali della vita dei cittadini, dall’assistenza sanitaria alla protezione dell’ambiente e alla creazione di spazi che aiutino tutti a vivere meglio. Il Forum si è battuto a lungo per ottenere il principio democratico di condividere le scelte territoriali a monte di ogni iniziativa.

“Si, per noi realizzare l’amministrazione condivisa vuol dire ribaltare il paradigma oggi predominante nell’offerta dei servizi di welfare, sostituendo cioè il principio della competizione tra soggetti con quello della collaborazione”, dice Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore. È un nuovo inizio. Saranno, però, le politiche sociali e l’impegno a non sprecare risorse pubbliche a dire se il corso della socializzazione dei bisogni sarà davvero vincente.


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