X

Forum Ocse, Bankitalia: “Digitale in finanza non escluda chi ha poca conoscenza”. Da Generali la spinta a partnership pubblico-privato

Imagoeconomica

Occorre lavorare per evitare che chi ha poca dimestichezza con il digitale, come anziani, persone di bassa istruzione o delle aree rurali soffra l’esclusione o la limitazione dai servizi finanziari sempre più pervasi dalla tecnologia. È quanto chiede il direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, parlando alla conferenza dell’Ocse secondo cui il problema riguarda anche i Paesi più avanzati dove le autorità sono attenti ai bisogni dei consumatori. Il passaggio ai canali digitali “continuerà e per questo saranno necessarie azioni appropriate in modo che ciascuno possa beneficiare” delle innovazioni.

La tecnologia, ha sottolineato, ha permesso di aumentare in maniera consistente i soggetti “bancarizzati” nel mondo ma ha anche lasciato delle diseguaglianze e esposto alcuni a sovraindebitamento e truffe. Per Signorini la strada da percorrere è il “rafforzamento” del consumatore che deve essere in grado di prendere decisioni in piena coscienza “e non il paternalismo” da parte della autorità di vigilanza anche se ben intenzionate.

Generali e la partnership pubblico-privato

E sempre in occasione del 7° Forum mondiale sul Benessere dell’Ocse, organizzato con il ministero dell’Economia e delle Finanze, Istat e con il supporto di Bankitalia, Generali ha promosso l’incontro dal titolo “Building well-being for people and planet: the role of public-private partnerships”. L’evento si è focalizzato sulla necessità di affrontare temi globali come il cambiamento climatico, trend demografici e la trasformazione della forza lavoro attraverso soluzioni incentrate sul benessere, sottolineando il ruolo strategico delle partnership tra pubblico e privato nel rispondere a queste sfide.

Il Forum Ocse, di cui Generali è knowledge partner, è organizzato sotto la presidenza italiana del G7 per rafforzare a livello internazionale l’agenda per il benessere del nostro pianeta e dei suoi abitanti, favorendo la creazione di connessioni e stimolando l’azione attraverso il dialogo tra mondo accademico e scientifico, società civile, imprese e istituzioni. Il confronto ospitato da Generali ha approfondito come le partnership pubblico-privato siano essenziali per promuovere l’adozione di strategie focalizzate sul benessere, la sostenibilità e la riduzione delle diseguaglianze. Questo si basa sulla condivisione delle migliori prassi tra i settori pubblico e privato, l’analisi dei dati statistici con standard allineati e l’unione delle forze per definire risultati inclusivi e sostenibili. Attraverso la combinazione dei punti di forza di entrambi i settori, la collaborazione tra soggetti privati ed istituzioni internazionali come il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) e l’Ocse ha un ruolo cruciale nel sostenere politiche olistiche e strategie di resilienza che pongono il benessere delle persone al centro.

“È importante rafforzare la consapevolezza che nessun attore, pubblico o privato, potrà affrontare con successo le sfide ambientali e sociali che attraversiamo. La soluzione passa da uno sforzo comune”. Lo ha detto Andrea Sironi, presidente di Generali, nel suo intervento al Forum dell’Ocse. “Il nostro settore – aggiunto Sironi – gioca un ruolo chiave nel colmare il gap di protezione e promuovere strumenti che rafforzino, attraverso partnership tra soggetti privati ed istituzioni pubbliche, la resilienza delle nostre economie ed il benessere della collettività”.

Related Post