Sono sei (sette contando Exor, che però è olandese in quanto gruppo Fca) el società italiane presenti nel Fortune Global 500 di quest’anno, il ranking di Fortune.com sulle maggiori aziende mondiali, ordinate per ricavi. Al netto dunque della finanziaria della famiglia Agnelli che sarebbe al primo posto fra le italiane, quella posizionata più in alto è Assicurazioni Generali, davanti ad Enel, Eni, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Poste Italiane. Il Leone triestino si è classificato al 66esimo posto, risalendo nettamente dal 92esimo del 2018: i ricavi del gruppo guidato da Philippe Donnet sono saliti a 105,9 miliardi di dollari, con un incremento del 20,1%.
Poi c’è Enel, stabile: il gigante italiano dell’energia passa da 89esimo a 87esimo in classifica, con ricavi da 89,9 miliardi di dollari e un incremento dello 0,7%. Se il business di Enel cresce, quello di Eni nel 2019 (prima ancora, quindi, della crisi del prezzo del petrolio di quest’anno) precipita: il gruppo guidato da Claudio Descalzi scende alla posizione 113 dalla numero 83. Trenta posizioni perse che equivalgono a un calo del 12,4% dei ricavi, che hanno totalizzato 79,5 miliardi di dollari.
Più staccati, ci sono altri tre giganti italiani: Intesa Sanpaolo, che tuttavia – va ricordato – con l’Opas su Ubi è appena diventata molto più grande, nel 2019 ha collezionato ricavi per 40,3 miliardi di dollari. Un incremento del 3,4% che le è valso il passaggio dalla posizione 315 alla 310 in classifica. Cresce anche Poste italiane, che si ferma alla posizione numero 350 dalla 355: i ricavi ammontano a 36,6 miliardi di dollari, con un incremento del 4,6%. Ultima delle italiane è Unicredit: è scesa alla posizione 469 dalla 425, perdendo il 7,4% dei ricavi rispetto al 2018, per un totale di 27,1 miliardi di dollari.