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Formula 1 a Imola: da oggi la tre giorni di riscatto del dopo alluvione. Giro d’affari milionario

Imagoeconomica

Il rombo dei motori è forte, come sempre. La Regione per eccellenza patria dei motori e della velocità, è pronta. Anche l’economia gira bene da Ovest a Est dell’Emilia Romagna. Nella Regione in questi giorni si disputano due gare: la prima per dimenticare l’alluvione di un anno fa con i 17 morti e i 20 mila sfollati. La seconda con i bolidi sulla pista del fiume Santerno. La tre giorni si concluderà domenica con occhi e orecchie tutte per la Ferarri. Sia Charles Leclerc che Carlos Sainz i due campioni, nelle precedenti gare sono saliti sul podio, ma è chiaro che qui aspettiamo una vittoria delle rosse: un primo e secondo posto, chissà. La Red Bull per una volta ci lasci respirare.

L’anno scorso il Gp è saltato, ma l’edizione di quest’anno ha fatto il sold out in tutti gli alberghi della zona. Nel 2022 il giro d’affari è stato di circa 250milioni di euro. L’autodromo Dino ed Enzo Ferrari è costantemente manutenuto sia per la sicurezza, che per questioni ambientali, per le acque del Santerno, al netto degli scarichi delle auto in corsa, è chiaro. Quest’anno ci saranno 200 mila persone e nelle cosiddette città sorelle di Romagna, tra cui Imola, ci si è preparati bene.

La festa del Made in Italy

Fino all’Adriatico si fanno le prove generali di accoglienza e di collaudo del sistema turistico per l’estate. Negli alberghi di Forlì da settimane non si trova una camera libera. Prenotazioni complete anche in ristoranti e agriturismi, perché la corsa è anche itinerari, visite a luoghi d’arte, commercio.

A dare man forte c’è ovviamente la presenza dei team della Formula 1, gli sponsor, le figure del mondo dell’automobile. In occasione della tre giorni il Comune di Imola ha organizzato eventi collaterali tra cui il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna. La città si è vestita a festa e dal centro città fino all’autodromo si respira soltanto “aria Ferrari”. C’è, tuttavia, l’aspetto malinconico dei 30 anni dalla morte qui di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger in due tragici incidenti. A entrambi saranno dedicati ricordi e commemorazioni prima di andare a occupare prati e tribune e magari scorgere dall’ultima curva una rossa davanti a tutti.

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