Una rivoluzione interna che, come da tradizione, costerà cara soprattutto ai dipendenti. Ford dà il via ad un piano di ristrutturazione “profondo e fondamentale” all’interno del quale figurerebbero anche 24mila licenziamenti. Il produttore automobilistico americano si prepara a tagliare il 12% della sua forza lavoro globale. La notizia è stata riportata da vari quotidiani britannici, mentre l’ufficialità dovrebbe arrivare nei prossimi mesi.
In base alle indiscrezioni, a pagare il prezzo più alto saranno i lavoratori europei, tedeschi e spagnoli in primis, ma anche britannici. A livello generale,il costo della ristrutturazione del business europeo dovrebbe sfiorare gli 11 miliardi di dollari.
Alla riduzione del personale seguirà, dal 2020, anche l’addio a quattro modelli storici del gruppo come Mondeo, C-Max, S-Max e Galaxy. Un portavoce di Ford ha dichiarato al Telegraph che mentre il mercato di Mondeo sta rallentando, “rimane una parte fondamentale della nostra linea di prodotti in Europa”.
La rivoluzione interna riguarderà anche la produzione: ad inizio anno Ford ha annunciato l’intenzione di non sviluppare nuove berline, concentrandosi dunque su Suv e auto compatte. Inoltre, nei prossimi tre anni, ulteriori tagli riguarderanno settori chiave come ingegneria, marketing, e vendite. In totale il colosso automobilistico di Detroit prevede risparmi per circa 25,5 miliardi di dollari.