Evocare la marcia su Roma del 1922 è un tantino macabro, oltre che anacronistico. A livello puramente geografico, però, è esatto. Il popolo dei Forconi punta proprio verso la Capitale. A confermare l’obiettivo è Danilo Calvani, contadino 50enne di Latina, uno dei leader del movimento “9 dicembre”, che ieri si è presentato al ritrovo di Torino in Jaguar. Lo sfoggio di lusso non è piaciuto ai compagni di protesta, tanto che alla fine Calvani ha dovuto giustificarsi: pare che il macchinone fosse “di un amico”.
Sia come sia, ora bisogna pensare alla marcia su Roma: “Stiamo a fare la rivoluzione – spiega Calvani –, questi politici li dobbiamo mandare a casa. A breve, nel giro di 24-48 ore vi daremo la data, stiamo mobilitando tutto il Paese”. La manifestazione dei Forconi nella capitale dovrebbe essere la settimana prossima.
Intanto il ministro dell’Interno e vicepremier, Angelino Alfano, assicura che il diritto di protestare sarà garantito a tutti, ma anche che non verrà tollerata alcuna forma di violenza. “Purtroppo la nostra sigla viene associata a gruppi di teppisti ed eversivi con i quali non c’entriamo nulla. Ci dissociamo a gran voce dalla violenza in atto in altre parti del Paese”, assicura dalla Sicilia l’altro leader del movimento, Mariano Ferro.
