La procura di Milano ha chiuso l’inchiesta sul cosiddetto “papello” consegnato a suo tempo dall’ex capo di Fonsai, Salvatore Ligresti, all’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, avvisando i due che risultano indagati perchè “ostacolavano consapevolmente la vigilanza della Consob”.
Il “papello” conteneva le richieste avanzate dalla famiglia Ligresti per uscire da Premafin e facilitare la fusione tra Fonsai e Unipol, che stava a cuore a Mediobanca: Nagel ne avrebbe preso atto consegnandolo alla segretaria del patto Mediobanca, Cristina Rossello.
Secondo il Pm Luigi Orsi i due avrebbero “consapevolmente ostacolato la funzione di vigilanza della Consob con riferimento all’esistenza e alle circostanze della trattativa tra la Mediobanca e la famiglia Ligresti finalizzata a regolamentare l’uscita dei Ligresti dal gruppo Premafin/Fondiaria-Sai”. L’accordo di cui è espressione il “papello”, secondo Orsi, “non era comunicato alla vigilanza di mercato e anzi era tenuto nascosto mediante consegna all’avvocato Rossello”.