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Fonsai e Unipol: aumento, Sator al Tar

Al via l’aumento di capitale di Fondiaria Sai e Unipol. I due cda hanno deliberato l’avvio il 9 luglio e fino al 27 luglio dell’offerta in Borsa dei diritti per sottoscrivere i previsti aumenti di capitale. Operazioni che al momento rimangono ancora subordinate all’esenzione di Consob sull’obbligo di Opa a cascata su Premafin e la controllata Milano, attesa entro domani mattina, e alla stipula del contratto di garanzia con le banche aderenti al consorzio entro il giorno antecedente all’offerta. Sia il cda di Fonsai sia di Unipol si sono però aggiornati al pomeriggio per deliberare sul prezzo di emissione delle azioni, dell’esatto numero di azioni ordinarie e di risparmio oggetto dell’emissione e del relativo rapporto di assegnazione in opzione.

Avanti poi con l’integrazione con Unipol: il cda Fonsai ha confermato a maggioranza le delibere votate l’11 giugno per proseguire con le attività per la definizione dei termini e condizioni dell’operazione di integrazione della proposta di Bologna. Hanno votato contro Salvatore Bragantini, Jonella Ligresti e Gioacchino Paolo Ligresti.

Intanto, Sator e Palladio hanno fatto ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento con cui l’Isvap ha autorizzato Ugf e Finsoe ad acquisire il controllo di Premafin e delle sue controllate. In una nota congiunta, le due holding hanno precisato inoltre di avere notificato il ricorso a tutte le parti interessate.

L’opzione Unipol ha incassato anche il parere positivo del Comitato degli amministratori indipendenti.  Un parere espresso a maggioranza e che, oltre a confermare il parere reso lo scorso 11 giugno ha confermato la concretezza dell’operazione di integrazione con Bologna anche alla luce degli eventi  successivi a tale data. Tra questi il nuovo accordo tra Unipol e Premafin con cui il 25 giugno è stato modificato l’accordo di manleva e la limitazione del diritto di recesso per venire incontro alle richieste Consob, nonché  la convocazione da parte di Premafin dell’assemblea su richiesta del custode giudiziale dei trust azionisti della holding a cui però si affianca la volontà di Premafin di dare comunque esecuzione all’aumento di capitale deliberato riservato a Unipol.

In definitiva per il Comitato l’opzione Unipol appare “a maggior ragione essere – anche alla luce degli ultimi sviluppi – l’ipotesi che garantisca le maggiori probabilità di esecuzione della necessaria ripatrimonializzazione della Società, in ottemperanza al piano di risanamento presentato all’ISVAP”.

Il Comitato ha però esaminato anche l’ultima offerta presentata da Sator e Palladio il 28 giugno scorso ma “ha ritenuto supportato in tal senso dalle considerazioni dell’advisor Citi, che la stessa – anche nella sua nuova formulazione, pur presentando i più volte evidenziati profili di interesse dal punto di vista finanziario – è tuttora caratterizzata da un grado di incertezza elevato, con particolare riferimento alla sua effettiva percorribilità sotto il profilo negoziale, autorizzativo e deliberativo”.

In ogni caso il consiglio ha deliberato di “proseguire con le attività volte a verificare la percorribilità dell’ipotesi alternativa nell’eventualità in cui, per qualsiasi ragione, non dovesse essere data esecuzione all’Operazione di Integrazione”.

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