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Fondi Ue per arte e cultura: successo in Campania per le basiliche di Cimitile

Cimitile è tra i siti di maggiore attrazione turistica per la presenza di un’area archeologica ricca di reperti. Una Fondazione ha curato progetti con fondi europei

Fondi Ue per arte e cultura: successo in Campania per le basiliche di Cimitile

Al Giubileo 2025 mancano poco più di sette mesi e il Vaticano sta perfezionando i percorsi dei fedeli e le proposte giubilari. La scoperta e la valorizzazione dei luoghi sacri per la prima volta avrà anche una forte connotazione ambientale. Non fosse altro per la spiccata sensibilità di Papa Francesco per i cambiamenti climatici e le diseguaglianze che generano. Alla Pontificia Università Gregoriana c’è stata una giornata di studio e confronto sulle strade del pellegrinaggio che condurranno a Roma e la macchina organizzativa della Chiesa è già in moto. I fedeli attraverseranno l’Italia e quasi ovunque godranno di storia e monumenti di un paese che ha mille acciacchi, arriva affannato ai grandi eventi, ma resta straordinario.

Anche Regioni e Comuni stanno definendo le offerte culturali e turistiche per accogliere i pellegrini. A questo scopo si utilizzano anche i fondi europei. Si cerca di fornire al turista occasioni di riflessioni legate alla storia del cristianesimo, del precristianesimo, anche alle espressioni di arte laica , presenti in tutta Italia.

La Campania è ricca di siti che si raccordano alla storia del cristianesimo in particolare. La Regione con i fondi europei Poc 2014-2020 ha finanziato progetti che abbinano culto, ambiente, storia, arte e qualche opportunità di lavoro. Ci è capitato, così, di vederne da vicino uno: il progetto “Felice, Paolino e le origini del cristianesimo” che ruota intorno alle basiliche paleocristiane di Cimitile.

Culto e tradizioni della Campania

Il complesso monumentale, unico in Europa, si è sviluppato a partire dal III secolo e racchiude tesori impressionanti. Si trova a pochi passi da Nola, la città di Giordano Bruno, il filosofo mandato al rogo dall’Inquisizione nel 1600. Nel 1992 vi fece visita anche Papa Giovanni Paolo II, favorendo, inconsapevolmente, in seguito, un flusso di migliaia di persone da ogni parte. La Regione lo ha valorizzato con il sostegno di volontari e associazioni territoriali. Il progetto operativo è stato promosso dal Comune di Cimitile e dalla Fondazione del prestigioso Premio Cimitile. Insieme incentivano la scoperta di preesistenze di grande valore, incontri, dibattiti e visite di gruppo.

In questi giorni nelle Basiliche si sono fatte un pò le prove generali di quello che può accadere con il Giubileo del prossimo anno. Visite notturne, degustazioni di prodotti del territorio, accoglienza, sostenibilità come vuole la mission della Regione. L’impegno si estende ad un’area molto grande che circonda la cittadina di Cimitile. A lungo la zona è stata qualificata come terra a rischio ambientale per la presenza di discariche abusive e interessi della criminalità. Sono stati ben condivisi, allora, progetti che capovolgono le opinioni. “Per valorizzare il nostro patrimonio – dice Anna Mercogliano, assessore alla Cultura di Cimitile – in collaborazione con la Fondazione Premio Cimitile, abbiamo ideato il progetto incentrato su un sistema integrato di attività che include il sostegno alla ricerca e allo studio nei diversi settori della cultura, la promozione di iniziative volte all’informazione scientifica, la formazione di partnership culturali ed economiche tra le città del territorio”. Un modello sperimentale misto dove pure si contano aziende come Alenia, Alstom, Centro Ingrosso, una city commerciale progettata da Renzo Piano. La fatica del percorso culturale, riunisce città, professioni, sviluppo, urbanistica vecchia e nuova.

Spazio per studiosi e ricercatori

Chi sceglie di venirci, magari dopo essere stato a Pompei, entra in un contesto in cui l’arte e la cultura del complesso delle basiliche fanno da cornice alla spiritualità e alle tradizioni del territorio, dicono i promotori. La soddisfazione del Comune e del Presidente della Fondazione Cimitile, Felice Napolitano, è palpabile quando ripercorrono il lavoro di anni per restituire al pubblico un bene a lungo trascurato.

I sette edifici di culto sorti intorno alla tomba del sacerdote Felice nel IV, secolo sono stati arricchiti da decorazioni, marmi, mosaici, affreschi. Decine di pittori, artisti, studenti di architettura, visitano il complesso e l’Antiquarium per trarre ispirazioni, pubblicare ricerche o tesi di laurea. La figura di San Felice – dicono alla Fondazione Premio Cimitile – negli anni ha dato un apporto significativo alla cristianizzazione dell’area nolana.

Le manifestazioni incluse in questo tipo di progetti, da una parte vogliono rafforzare il senso di comunità, dall’altra riconoscono il valore della cultura e dell’impegno civile che viene celebrato ogni anno con il Premio Cimitile con la “Campanile d’Argento” da parte della Fondazione. In fondo c’è verità nelle critiche del Presidente della Campania Vincenzo De Luca al ministro Fitto per il blocco dei fondi di coesione. Molte iniziative sono state approvate sulla carta e non possono essere realizzate senza finanziamenti. Cimitile è un esperienza organizzativa che altri vorrebbero imitare per non cancellare storia e tradizioni.

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