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Fondazioni bancarie, Profumo in pole per il dopo Guzzetti

Imagoeconomica

“Ci vorrebbe un altro Guzzetti”, è l’immancabile ritornello che da almeno dieci anni accompagna tutti gli eventi dell’Acri, l’associazione che raccoglie le Fondazioni bancarie e le Casse di risparmio. E così è stato anche ieri, in occasione della tradizionale Giornata del Risparmio, celebrata a Roma con un convegno caratterizzato come al solito dal confronto tra il Governatore della Banca d’Italia e il ministro dell’Economia, preceduto dall’intervento del presidente dell’Abi e aperto, come sempre, proprio dal presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti.

Guzzetti, già presidente della Regione Lombardia e senatore della sinistra Dc, presidente della Fondazione Cariplo e presidente dell’Acri dal 2000, è amatissimo nelle banche e nelle Fondazioni bancarie, di cui è un po’ il padre insieme al loro ideatore Giuliano Amato ed è stimato da tutti per la sua lucidità politica, il suo equilibrio e la sua assoluta correttezza, ma ha 83 anni e mezzo, anche se portati alla grande. Con l’ingresso delle Fondazioni nel capitale delle banche, Guzzetti ha negli anni contribuito alla crescita e alla messa in sicurezza del sistema bancario ma anche alla nascita della Cassa depositi e prestiti congegnata dall’allora ministro Giulio Tremonti, e al sostegno di infinite iniziative di volontarietà, di sussidiarietà e di moderna filantropia, dall’assistenza agli anziani all’housing sociale per le giovani coppie.

Va da sè che un personaggio come Guzzetti sia per definizione insostituibile ma, nella sua saggezza politica, il presidente dell’Acri sta sondando con discrezione le Fondazioni per costruire per tempo e nel modo più condiviso possibile la sua successione, a testimonianza della vitalità delle Fondazioni stesse.

Fino a qualche tempo fa sembrava che il candidato alla successione di Guzzetti alla presidenza dell’Acri fosse il presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Parma e del Monte di credito su pegno di Busseto (cioè Cariparma), Paolo Andrei ma l’ingegnere-professore è stato nominato Rettore dell’Università di Parma e tutta la sua attività è dal primo novembre concentrata sull’accademia.

Ad oggi, secondo quanto si sentiva sussurrare nei corridoi dell’Angelicum, dove ieri si è celebrata la Giornata del Risparmio, in pole position per la presidenza dell’Acri c’è l’ex ministro dell’Istruzione e dell’Università del governo Monti e già presidente del Cnr: è Francesco Profumo, torinese, 64 anni e attuale presidente della Compagnia Sanpaolo, che è il primo azionista del gruppo bancario Intesa Sanpaolo (9,20% del capitale), a fianco della Fondazione Cariplo di Guzzetti (4,8%) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (3,2%)i .

La successione, che sembra trovare ampio consenso tra le Fondazioni, non è per oggi e potrà realizzarsi nel 2019, alla scadenza dell’ultimo mandato di Guzzetti. Ma due anni sono lunghi da passare.

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