L’interno della chiesa, progettato da Giovanni Muzio nel 1932, sarà il palcoscenico per uno spettacolo unico dialogo creativo tra la musica di Tashi Wada e l’intervento site-specific Untitled (1997) di Dan Flavin (Stati Uniti, 1933 – 1996). La Fondazione Prada ha prodotto il lavoro di Flavin in collaborazione con il Dia Center for the Arts di New York e Dan Flavin Estate in occasione della sua prima mostra personale italiana organizzata a Milano dalla Fondazione Prada, che ha da allora supervisiona e sostiene la conservazione dell’opera. L’illuminazione verde, blu, rosa, dorata e ultravioletta prodotta da tubi fluorescenti attraversa la navata, transetto e l’abside della chiesa, creando una successione cromatica che suggerisce il naturale progressione della luce “notte-alba-giorno”, attribuendo all’artista una dimensione metafisica del lavoro.
What Is Not Strange? è il lavoro musicale più ampio e appassionato di Tashi Wada esibito dal vivo con la sua compagna Julia Holter. Per produrre questo album, il compositore ha disegnato ispirazione dagli scritti del poeta americano Philip Lamantia. La sua pratica artistica indaga gli effetti della risonanza e della dissonanza nella musica utilizzando strumenti non convenzionali sistemi di accordatura e strutture sonore semplici, che provocano nell’ascoltatore stati emotivi inaspettati, quasi onirici, che cambiano da un momento all’altro.
Nato a Los Angeles, Wada ha abbracciato il patrimonio artistico della sua famiglia
Figlio del compositore Fluxus Yoshi Wada e l’artista e gallerista Marilyn Bogerad, con cui ha vissuto a stretto contatto con figure come Simone Forti e Nam June Paik. Dopo aver studiato al California Institute of the Arts con il compositore James Tenney, nel 2017, Wada ha creato l’ensemble Tashi Wada Group e ha registrato il suo primo album, Nue (2018), realizzato in collaborazione con suo padre e pubblicato da RVNG Intl. Questa iniziativa segna la quarta collaborazione tra Fondazione Prada e Threes, che, dal 2017, organizza una serie di progetti musicali nella Chiesa di Santa Maria Annunciata nella Chiesa Rossa. I concerti hanno caratterizzato diverse forme di espressione del suono, tra cui: tape loops di William Basinsiki (2017), la performance dell’organo della chiesa di Charlemagne Palestine (2018) e Ellen Arkbro (2021), la performance di Arvö Part dell’iconica Tabula Rasa (2019), Dies Irae, eseguita da Maria Horn (2022) e un coro di quattro voci femminili e la sperimentazione sonora di FUJITA (2023), e Marta De Pascalis (2024).