Sarà un anno speciale per Arnaldo Pomodoro e la Fondazione che porta il suo nome. Il 2016, infatti, vedrà lo svolgersi dei tanti eventi organizzati per festeggiare i 90 anni del Maestro, che culmineranno con la grande antologica a Palazzo Reale di Milano, dal 29 novembre al 5 febbraio 2017, e in altri luoghi simbolo della città.
L’attività della Fondazione Arnaldo Pomodoro si aprirà con la serie di visite guidate su appuntamento, alla scoperta dell’opera Ingresso nel labirinto, in programma da marzo 2016 a gennaio 2017. Tappa fondamentale del percorso artistico di Arnaldo Pomodoro e luogo tra i più segreti e affascinanti di Milano, Ingresso nel labirinto – di circa 170 mq – è nato nel 1995 per una mostra alla Galleria Marconi di Milano e ha successivamente trovato la sua collocazione definitiva negli spazi ipogei dell’edificio ex Riva Calzoni di via Solari 35, già sede espositiva della Fondazione e ora quartier generale milanese di Fendi.
Per l’occasione, in collaborazione con con-fine edizioni, è in programma la pubblicazione di un volume che racconterà, attraverso i testi di Aurora Donzelli, Federico Giani e Gino Fienga, e il progetto grafico di Dialmo Ferrari, le emozioni e le suggestioni suscitate da una visita all’opera.
Numerose saranno le iniziative in programma nella sede espositiva della Fondazione, in via Vigevano 9 a Milano, a cominciare dalla riapertura della Project Room, uno spazio dedicato alle sperimentazioni dei giovani artisti Under 30, a cura di Federico Giani.
Il primo appuntamento, dal 6 al 16 aprile, sarà con Andrea Cozzi (1989), Stefano Cozzi (1989) e Marie Janssen (1988), autori di La matrice di tutti i segreti, un’installazione che nasce dalle suggestioni contenute nell’opera 1200 sacs de charbon suspendus au plafond au-dessus d’un poêle presentata da Marcel Duchamp all’Esposizione Internazionale del Surrealismo di Parigi nel 1938. Attraverso i linguaggi della scultura e della fotografia, i tre artisti s’interrogheranno sulla preponderanza assunta dai social nell’epoca contemporanea e si chiederanno quanto l’innovazione tecnologica, l’istantaneità della comunicazione e la tanto celebrata trasparenza favoriscano la capacità umana di conoscere il mondo.
Il secondo appuntamento, dal 21 settembre al 1° ottobre, vedrà protagonista Maria Teresa Ortoleva (1990) con un nuovo allestimento di Triumphus Visions, collage digitale stampato su chiffon. La giovane artista milanese affronterà una nuova tappa del suo percorso di ricerca sul fenomeno dell’immaginazione a partire dal caso di studio del bestiario, una forma di sapere enciclopedico che attribuisce uguale valore a dati empirici, scientifici e dell’osservazione, così come ad elementi fantastici, simbolici e mitologici.
In occasione della dodicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, sabato 15 ottobre, la Project Room accoglierà il progetto ideato da Francesca Schgor (1988), dal titolo Good Old Neon. Nel corso di un workshop bisettimanale che si svolgerà all’interno della Fondazione, Francesca Schgor lavorerà con attori, musicisti e coreografi per la realizzazione di una performance ispirata all’omonimo racconto di David Foster Wallace.
Dall’11 maggio al 22 luglio si terrà la mostra di Antonella Zazzera, vincitrice della seconda edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la scultura. L’esposizione, curata da Ada Masoero, proporrà una grande installazione e diciotto lavori di diverso formato, la maggior parte dei quali realizzati appositamente per questa rassegna.
La ricerca di Antonella Zazzera (Todi, 1976), condotta attraverso l’uso esclusivo del rame, si fonda sulla luce, sempre studiata in relazione con lo spazio circostante e strutturata secondo una forma attentamente calibrata.
Dal 29 novembre al 5 febbraio 2017, una rete di progetti espositivi renderà omaggio ad Arnaldo Pomodoro per i suoi 90 anni. Il fulcro sarà la grande mostra al Palazzo Reale di Milano, curata da Ada Masoero in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro.
La Sala delle Cariatidi ospiterà un’antologica che racconta il percorso artistico del Maestro, dal 1955 ad oggi, attraverso una selezione dei suoi lavori più importanti, allestiti in uno dei luoghi più significativi della storia – antica e recente – della città.
In Piazzetta Reale sarà esposto, per la prima volta nella sua totalità, il complesso scultoreo The Pietrarubbia Group, un’opera ambientale composta di sei elementi realizzati in un processo aggregativo in progress iniziato nel 1975 e completato nel 2013.
I materiali progettuali e documentali di quest’opera (maquette, disegni e fotografie) saranno presentati nella sede espositiva della Fondazione in via Vigevano 9 insieme al progetto, mai realizzato, per il cimitero di Urbino (1973).
Per ognuna delle iniziative promosse, la Fondazione organizzerà specifiche attività didattiche e laboratori curati da professionisti del settore, come occasione di approfondimento della conoscenza dell’arte contemporanea per bambini, ragazzi e adulti.