Fondazione Nord-Est, forum economico a cui hanno data vita le Confindustrie e le diverse categorie economiche del Nord Est d’Italia, presenterà lunedì 19 giugno il Rapporto 2023 dal titolo “Rap presentazione Rapporto Nord Est 2023 – La mappa delle possibilità infinite: Forze inespresse, attrezzi utili e percorsi fruttuosi“.
Rapporto 2023: le possibilità future per le regioni del Nord-Est
Il Rapporto 2023 delinea le molteplici possibilità che le regioni del Nord-est, tra cui il Triveneto e l’Emilia Romagna, hanno per costruire il futuro. Queste possibilità sono infinite per due ragioni principali. In primo luogo, il Rapporto sottolinea che il futuro non esiste come un’unica entità, ma come una serie di futuri potenziali. Negli ultimi anni, si è assistito a numerosi sviluppi imprevedibili e sorprendenti che hanno mostrato quanto sia mutevole e imprevedibile il futuro. L’esplosione dell’intelligenza artificiale nelle conversazioni private, nei dibattiti pubblici e nell’ambito normativo a livello europeo e italiano è solo uno degli esempi di come il futuro sia in continua evoluzione. Con una popolazione globale di otto miliardi di persone connesse attraverso reti informatiche e comunicative, non possiamo che aspettarci ulteriori sorprese e cambiamenti. In secondo luogo, le competenze e le attitudini delle comunità del Nord-est consentono loro di partecipare attivamente e da protagonisti nella costruzione di qualsiasi futuro si presenti. Queste competenze sono state accumulate durante il processo di industrializzazione successivo alla Seconda Guerra Mondiale, grazie all’espansione della ricerca e dell’istruzione. Oltre alle conoscenze acquisite attraverso il lavoro e l’imprenditorialità, vi è una crescente base di conoscenze derivante dagli studi.
“La mappa delle possibilità infinite”, trova, dunque, la spiegazione nel concetto di considerare il futuro come un insieme di molteplici potenzialità. Il sottotitolo, “Forze inespresse, attrezzi utili e percorsi fruttuosi”, pone domande importanti su quali politiche debbano essere adottate per costruire il migliore dei futuri possibili. Queste politiche riguardano i governi centrali e locali, le istituzioni non-profit, le imprese, le organizzazioni sindacali e datoriali, il settore dell’istruzione, i centri di ricerca e così via. Inoltre, viene sollevata un’altra domanda: quali sono i principali elementi che compongono la mappa disegnata nel Rapporto 2023?
Le risposte all’interno del Rapporto
Fondazione Nord Est rivelerà le risposte alle domande poste, durante la presentazione del Rapporto. La presentazione mescola il linguaggio scientifico della demografia, dell’economia, della sociologia e della tecnologia con l’arte, in particolare la poesia, il teatro e la musica. Una novità di quest’anno è la presenza di un brano musicale appositamente composto da Lorenzo Polipo, un giovane che unisce la sua professione di economista finanziario alla passione per la musica. Secondo Fondazione Nord-Est, questa miscela è necessaria perché per “cogliere i segnali del futuro sono necessarie tutte le antenne, e quelle artistiche sono particolarmente sensibili e spesso precursori”. Le poesie di Lorenzo Mullon, lette dall’autore stesso, sono state selezionate in armonia con i temi trattati nel Rapporto, così come i brani che l’attore Mirko Artuso interpreterà per rappresentare l’uomo che si spinge verso i confini quasi divini della conoscenza.
Chi parteciperà all’evento
I saluti iniziali saranno tenuti da Raffaele Boscini, presidente di Confindustria Verona, e Maria Pilla, direttrice della ricerca pre-clinica di Evotec. Successivamente, la “Rap-presentazione” sarà condotta da Luca Paolazzi e Gianluca Toschi, i curatori del Rapporto. All’evento, parteciperanno anche Paolo Gatti, responsabile della ricerca scientifica in Evotec, Chiara Burlina dell’Università di Padova, Andrea Mati, architetto specializzato nei giardini utilizzati per le cure delle malattie mentali e del disagio psicologico, Giancarlo Rizzi, direttore d’orchestra, Quartetto Futura (formazione di archi) e Maria Giuditta Guglielmi, soprano. Le conclusioni saranno affidate ad Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, e Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto.
Appuntamento lunedì 19 giugno a partire dalle 9.30 presso l’auditorium del Campus Rita Levi-Montalcini di Evotec, a Verona (via Alessandro Fleming, 4).