Nella primavera del 2025 la Fondazione Louis Vuitton invita David Hockney, uno degli artisti più influenti del XX e XXI secolo, a rilevare l’intero edificio per una mostra eccezionale per dimensioni e originalità. Ci saranno opere realizzate con una varietà di media, tra cui pittura a olio e acrilico, disegno con inchiostro, matita e carboncino, arte digitale (opere con iPhone, iPad, disegni fotografici…) e installazioni video immersive. David Hockney è stato personalmente coinvolto in ogni aspetto della mostra e, insieme al suo socio e direttore dello studio Jean-Pierre Gonçalves de Lima, ha scelto di concentrarsi in particolare sugli ultimi 25 anni, includendo anche le prime opere iconiche, offrendo ai visitatori una rara visione del suo universo creativo, che abbraccia sette decenni. L’artista ha partecipato alla composizione di ogni sequenza e alla disposizione di ogni spazio, in un dialogo permanente con il suo assistente Jonathan Wilkinson.
Tutte le tecniche di Hockney tra gli anni ’50 e ’70
La mostra, David Hockney, 25, mostrerà come l’artista abbia continuamente rinnovato sia i suoi soggetti che il suo modo di espressione in questi anni. La capacità di David Hockney di reinventare la sua arte con l’uso di nuovi media è eccezionale: prima disegnatore, poi maestro di tutte le tecniche accademiche, oggi è un campione delle nuove tecnologie. Come introduzione, la mostra inizierà, a livello dello stagno, con una selezione di opere emblematiche dagli anni ’50 agli anni ’70, tra cui gli inizi di Hockney a Bradford (Ritratto di mio padre, 1955), il suo periodo a Londra e poi in California. La piscina, tema distintivo dell’artista, appare in A Bigger Splash, 1967 e Portrait of An Artist (Pool with Two Figures), 1972. La sua serie di doppi ritratti è rappresentata da due opere principali: Mr. and Mrs. Clark e Percy, 1970-1971 e Christopher Isherwood e Don Bachardy, 1968. La natura diventa sempre più importante nell’opera di David Hockney nel decennio 1980-1990, come illustrato da A Bigger Grand Canyon, 1998, prima che ritorni in Europa per continuare la sua esplorazione di paesaggi familiari.
Il tempo trascorso nello Yorkshire, Normandia e Londra

Il nucleo della mostra si concentrerà sugli ultimi 25 anni, trascorsi principalmente nello Yorkshire, in Normandia e a Londra. Questo periodo, nella mostra, si apre con una celebrazione del paesaggio dello Yorkshire: l’artista dipinge un cespuglio di biancospino in una spettacolare esplosione di primavera (May Blossom on the Roman Road, 2009).

la sua osservazione del cambiamento delle stagioni culmina nel monumentale paesaggio invernale Bigger Trees near Warter or/ou Peinture sur le Motif pour le Nouvel Age Post-Photographique, 2007, generosamente prestato dalla Tate. Nello stesso periodo, David Hockney dipinse amici e parenti in acrilico o su iPad, mentre lavorava anche ad autoritratti. La mostra presenterà circa 60 ritratti, che saranno esposti insieme ai suoi “ritratti di fiori”. Creati su un tablet digitale ma esposti in cornici tradizionali, le opere hanno un effetto intrigante. Ciò è evidente nell’opera del 25 giugno 2022, Looking at the Flowers, 2022, dove sono esposti insieme sulla parete.
In copertina: David Hockney, 27 marzo 2020, n. 1, 2020 – Dipinto su iPad stampato su carta, montato su 5 pannelli Prova di esposizione 2 364,09 x 521,4 cm (143,343 x 205,276 pollici) © David Hockney