Le attuali condizioni politico-istituzionali – o, meglio, il persistente “embarras de la souveraineté”, nelle parole di Jacques Delors, allora Presidente della Commissione Europea (1985 – 1994) – sembrano non consentire all’Europa l’elaborazione e l’attuazione di strumenti e misure necessarie per fare fronte con decisione alla più grave crisi economica del Dopoguerra. E questa Europa nel guado della grande crisi sarà al centro del convegno annuale della Fondazione Italcementi che si terrà domani mattina (19 gennaio) alla Fiera di Bergamo: l’obiettivo è analizzare la crisi dell’euro e delle economie europee, e come tale impasse possa divenire elemento di accelerazione e di proposta di soluzioni altrimenti difficilmente condivisibili, evitando il rischio di un “big bang” comunitario e l’inesorabile scivolamento del concetto di Europa verso un mero sinonimo di austerità, sacrificio e misure di salvataggio.
La discussione, che si avvarrà delle analisi e dei dati illustrati dal presidente Istat, Enrico Giovannini, e dal presidente Ipsos, Nando Pagnoncelli, vedrà la partecipazione di alcuni tra i maggiori protagonisti e osservatori del mondo accademico, economico e delle istituzioni, dal Ministro degli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, agli economisti Luigi Zingales (inserito nella Top 100 Global Thinkers 2012 dalla rivista americana Foreign Policy), Hans-Werner Sinn (tra gli autori della lettera aperta al Cancelliere Merkel sugli aiuti diretti del fondo salva-stati) e Ramon Marimon (professore dell’Istituto Universitario Europeo finanziato da 20 Stati Membri ed ex Segretario di Stato del Governo spagnolo), all’imprenditore Andrea Moltrasio (già vice presidente di Confindustria per l’Europa). Modera il direttore de “La Stampa” Mario Calabresi.