Nel corso della maratona di arte e scienza si parlerà dei gradi di libertà della mente umana e della libertà degli artisti, del perché è l’adolescenza l’età in cui si può diventare più o meno liberi, del potere delle tecnologie digitali di renderci più liberi e di quello di limitare le nostre scelte, di arte e scienza come palestre di libertà, di come oggi in alcuni paesi si stia uccidendo la libertà.
L’evento, progettato e condotto da Giovanni Carrada e Cristiana Perrella, curatori della mostra, si articolerà in due sessioni dedicate rispettivamente a cervello e libertà e giovani e libertà, durante le quali scienziati, artisti e testimoni dialogheranno col pubblico.
Nella prima sessione intervengono: il neurologo Salvatore Aglioti, docente di Neuroscienze Cognitive e Sociali all’Università di Roma La Sapienza, studioso di neuroscienze esistenziali, parlerà di Cervello e Libertà; e Cesare Pietroiusti – diventato artista dopo una laurea in medicina e una specializzazione in clinica psichiatrica – spiegherà al pubblico cos’ha di speciale la libertà di un artista.
Nella seconda sessione: il neurobiologo dell’apprendimento Antonio Malgaroli, dell’Università San Raffaele di Milano, racconterà che cosa ha di speciale il cervello degli adolescenti; il sociologo dei media Marco Gui, che si è occupato delle differenze individuali e sociali nella fruizione di internet, e in particolare di “disuguaglianza digitale” riferirà dei suoi studi sui Nativi Digitali; la giornalista e scrittrice Cristina Giudici restituirà al pubblico un racconto sui giovani islamisti italiani; mentre la giornalista Yasemin Taskin parlerà del declino della democrazia in Turchia e del ruolo dei giovani e delle tecnologie digitali nelle proteste.
FIRST ARTE – Chiediamo a Cristiana Perrella e a Giovanni Carrada quali sono stati i motivi che hanno motivato la realizzazione di questo evento.
Cristiana Perrella – L’idea su cui abbiamo lavorato è stata quella di creare un dialogo non figurato ma reale tra arte e scienza, ma anche sulla realtà geopolitica. Presentare perciò ai ragazzi un vero dialogo sul tema della libertà in tutte le sue espressioni: tema su cui fondano i principi dellla Fondazione Golinelli. Si discuterà con degli esperti come nascono le decisioni, cos’è la libertà per un artista, libertà e nuove tecnologie digitali, arte e costume. Vorremmo così dare voce a chi partecipa e che i ragazzi e le persone uscissero con delle domande. Quelle stesse domande che ci auspiciamo possano essere argomenti di altri e nuovi incontri.
Giovanni Carrada – E’ una occasione più unica che rara, sarà una sorta di triangolazione tra ragazzi esperti e testimoni. Ecco l’importanza delle testimonianze portate da grandi esperti in diversi settori, quali neuroscienziati, sociologi, neurobiologi, che hanno studiato in tutte le sue forme il cervello, come esso si modifica nella crescita del ragazzo e come può essere influenzato dalla società, dai modelli o dalla tecnologia. Abbiamo anche pensato fosse giusto che gli interventi fossero brevi, giusto il tempo per spiegare e lasciare molto più spazio alle domande, per creare così un importante dialogo proprio sul principio della libertà.
Parteciperà: Armando Massarenti, responsabile del supplemento culturale de Il Sole-24 Ore.
Saluti conclusivi: Marino Golinelli, presidente Fondazione Golinelli.
L’evento, che si terrà a Opificio Golinelli (via Nanni Costa 14).