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Fondazione Golinelli, da lunedì “I dialoghi di Opus 2065”

Largo alla fantasia, all’azzardo, alle idee, alla concretezza: l’Opificio della Fondazione Golinelli di Bologna apre le porte a 16 fra le migliori menti del Paese e chiede loro visioni sul futuro, sulla formazione, sull’Università. I nomi sono prestigiosi: si va dall’ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, al direttore scientifico dell’IIT di Genova, Roberto Cingolani.

L’appuntamento è il primo di una probabile serie definita “I dialoghi di Opus 2065” ed è per lunedì 13 giugno. Protagonisti della giornata saranno scienziati, economisti, giornalisti, storici e docenti, guidati in due sessioni dal Rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini e dal presidente della Fondazione Andrea Zanotti. Una vera e propria tempesta di cervelli per “capire – scrive la Fondazione – quali siano i tratti di un futuro? che si sta disegnando velocemente e che appare sospeso tra accelerazioni tecnologiche, fragilità economiche e ridistribuzione globale delle risorse”. Questo il contesto nel quale individuare validi modelli di trasmissione del sapere e il giusto ruolo per istituzioni pubbliche e private di cultura? e di ricerca.

Le domande sul tappeto sono almeno due: “Che cosa diventeranno le Università nei prossimi cinquant’anni? Come può una fondazione filantropica, non di erogazione e più dinamica rispetto a quelle classicamente intese, integrare la domanda di nuova formazione e sostenere l’azione dell’Università per aiutare la crescita di un territorio?”. Le risposte dovrebbero definire “un’architettura di pensiero e di azione che possa interpretare al meglio le incognite del futuro”.

All’appello di Marino Golinelli hanno risposto positivamente Andrea Bonaccorsi , Edoardo Boncinelli, Flavio Caroli, Roberto Cingolani, Luca De Biase, Ferruccio De Bortoli , Adriano Fabris, Silvio Garattini, Lamberto Maffei, Alberto Piazza, Mario Rasetti, Aldo Schiavone, Raffaele Simone, Marcello Veneziani.

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Categories: Cultura