Anche la cultura è impresa, soprattutto in un paese come l’Italia, che vanta un patrimonio artistico ineguagliabile. Per favorire la formazione di imprenditori delle arti, di figure professionali capaci di amministrare e rendere produttiva questa ricchezza, la Fondazione Golinelli promuove la prima edizione di una summer school in “Entrepreneurship in humanities”, in programma dal 9 al 20 luglio al Centro Arti e Scienze Golinelli, a Bologna.
Si tratta di un corso a tempo pieno della durata di due settimane, completamente gratuito e finanziato dalla Fondazione, rivolto a studenti universitari (under 35), laureandi e laureati magistrali (da non più di 3 anni), dottorandi e dottori di ricerca (o titoli esteri equivalenti) in materie umanistiche. I 35 partecipanti sono già stati individuati fra 182 candidature, arrivate da 15 regioni italiane.
I vincitori avranno il privilegio di affrontare un percorso creativo, frequentando corsi che uniscono studi umanistici, discipline sociologiche, economiche e tecnologiche, sotto la supervisione scientifica di Andrea Bonaccorsi, ordinario di Ingegneria gestionale all’Università di Pisa ed esperto di economia della scienza e dell’innovazione. Lo scopo è favorire lo sviluppo di nuove idee d’impresa in questo settore.
Ogni giornata di studio è suddivisa in due parti: una lezione frontale e una di laboratorio. La prima settimana metterà a fuoco la tradizione umanistica, le innovazioni collegate, i contenuti e il loro potenziale di espansione digitale. La lezione frontale guarderà ai principali asset umanistici, dall’oggetto, all’immagine, al testo, alla memoria, al mito. Il laboratorio sarà invece dedicato a esercitazioni di gruppo, per mettere in relazione i temi della mattinata con le tecnologie digitali.
La seconda settimana sarà incentrata sui “destinatari”, si individueranno e analizzeranno i potenziali utenti, esplorando anche i loro comportamenti sociali e di acquisto. Molta attenzione verrà dedicata quindi al marketing e alla comunicazione.
Fra i relatori: Piero Boitani, dalla Sapienza di Roma, su “Il testo come risorsa”; Alessandro Viscogliosi, sempre dalla Sapienza, su “Gli oggetti e l’identità delle persone”; Marco Mancini, la Sapienza, su “I miti che ci fanno vivere”; Carlo Olmo, Politecnico di Torino, su “La memoria e la vita”; Emanuele Pellegrini, IMT lucca, su “Il potere performativo delle immagini”.
Due, infine, sono gli incontri aperti al pubblico: l’11 luglio con Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino; il 20 luglio con Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta.
Nel primo caso Greco spiegherà cosa significa essere imprenditori umanistici nel settore pubblico, partendo dalla sua esperienza ai vertici del più antico museo del mondo, interamente dedicato alla civiltà nilotica e considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante in assoluto dopo quello del Cairo.
Felicori avvicinerà il pubblico alle “best pratices nella gestione del patrimonio culturale italiano: il caso virtuoso della Reggia di Caserta”. Il manager bolognese è al timone del bellissimo monumento dal 2015 e da allora il flusso turistico, la percezione e il posizionamento strategico della Reggia sono molto migliorati, al punto che Felicori è oggi il miglior testimonial di questo sito. Per chi volesse seguire gli incontri è necessario prenotare scrivendo a artiescienze@fondazionegolinelli.it.
Il Centro Arti e Scienze Golinelli è il nuovo padiglione progettato da Mario Cucinella Architects adiacente all’Opificio Golinelli, in via Nanni Costa 14, a Bologna. La struttura è raggiungibile dalla stazione ferroviaria con l’autobus 35 e dal centro della città con l’autobus 13 (fermata Santa Viola).