Nel 2012 il commercio mondiale è cresciuto in volume solo del 2,3%, meno della metà di quanto avvenuto nell’anno precedente (+5,4%) e ancor più lontano dal dato del 2010 (+13,8%) che però rappresentava un recupero dopo la straordinaria contrazione del 2009 (-12,5%). Secondo il WTO (World Trade Organization) il consuntivo dell’anno in corso (+2,5%) non dovrebbe discostarsi significativamente da quello del 2012, per accelerare (eventualmente) nel 2014 (+4,5%).
Anche se questo avvenisse, la crescita del commercio internazionale risulterebbe per il terzo anno consecutivo sensibilmente inferiore tanto alla media del periodo precedente la crisi finanziaria (+6,0% l’anno dal 1990 al 2008) quanto alla media dell’ultimo ventennio (+5,3% dal 1992 al 2012).Nel quinquennio 2008-12 i paesi del G7 hanno erogato credito ufficiale a medio-lungo termine alle esportazioni per un totale di 326 miliardi di dollari, distribuiti in modo crescente nell’arco del periodo ($44 mld nel 2008, $74 mld in ciascuno degli ultimi due anni). Nello stesso quinquennio le nuove erogazioni della Cina risultano pari a 226 miliardi di dollari (il 69% del totale G7), quelle dell’India a $49 mld. Indicazioni interessanti si ricavano dall’esame delle principali strutture di supporto all’export costituite nei tre paesi leader dell’interscambio mondiale, e cioè Germania, Cina e Stati Uniti.
Allegati: Focus n. 41 – 18 novembre 2013.pdf