X

Fmi, rinviata la missione in Russia dopo le pressioni degli alleati Ue di Kiev: la protesta in una lettera

Imagoeconomica

Il Fondo monetario internazionale posticipa a data da destinarsi la sua prima attesa visita in Russia da quando Mosca ha lanciato l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta il Financial Times, secondo il quale la decisione è legata alle pressioni degli alleati europei di Kiev.

Gli ispettori del Fondo sarebbero dovuti arrivare a Mosca alla fine del mese per la visita di routine dedicata alla stesura dell’Article IV sulla situazione economica della Russia. Ma l’annuncio ha scatenato le proteste di 9 Paesi europei, condensate in una lettera consegnata al capo del Fmi, Kristalina Georgieva, che in occasione del meeting Ecofin della scorsa settimana aveva confermato la sua missione dopo 5 anni di assenza.

All’agenzia di stampa Ria Novosti, Aleksej Mozhin, direttore esecutivo del dipartimento della Russia presso l’Fmi, ha informato che Mosca sarebbe in ogni caso stata pronta ad accogliere la missione del Fmi. “La parte russa era pronta per l’inizio delle consultazioni il 16 settembre”, ha osservato Mozhin.

Le proteste di 9 Paesi alleati di Kiev

Polonia, Danimarca, Finlandia, Lituania, Lettonia, Estonia, Islanda e Norvegia avevano messo in guardia delle conseguenze della visita dal punto di vista della reputazione del Fmi. “Avrebbe segnalato alla comunità internazionale che il Fmi è pronto a tornare al business as usual, compiendo un passo verso la normalizzazione delle relazioni con l’aggressore” riporta il quotidiano.

La lettera diceva anche che qualsiasi dato che la Russia avrebbe fornito al Fmi sarebbe stato censurato per mostrare che l’economia del Paese stava presumibilmente andando bene e resistendo alle sanzioni occidentali, rendendo la valutazione del Fmi imprecisa. Mosca utilizzerebbe anche la missione per i propri scopi di propaganda e danneggerebbe la reputazione del Fmi, ha affermato.

“Chiediamo pertanto al Fmi di non riprendere la cooperazione con la Russia e di rimanere impegnato a rispettare gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite”, hanno detto i nove Paesi. “Esortiamo tutte le istituzioni finanziarie internazionali, compreso il Fmi e la sua direzione, a continuare ad astenersi dalle attività che coinvolgono lo Stato aggressore e a non riprendere il dialogo finché la Russia continuerà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”, si legge nella lettera, come ha riportato Reuters.

Related Post
Categories: Economia e Imprese