L’Italia incassa l’approvazione del Fmi al termine della sua missione a Roma: è sul binario giusto, è a buon punto e ha fatto notevoli progressi negli ultimi sei mesi, la riforma lavoro è positiva e va approvata rapidamente. Non solo. Le misure di risanamento e riforme messe in campo dall’Italia negli ultimi sei mesi sono “un modello da seguire in Europa”, ha affermato il direttore del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Reza Moghadam, nella conferenza stampa al Tesoro al termine della missione in Italia. Ma, precisa, “il lavoro non è finito”: ora bisogna costruire partendo dai progressi fatti per “consentire all’Italia di rilanciare la crescita”.
Una promozione che aiuta la discesa dello spread a 433 punti (dal picco di 456) e dà slancio al listino milanese che si riporta in terreno positivo a +0,31%. Sui listini si è alleggerita la pressione dell’avvio ma gli indici si muovono nervosi e incerti: Francoforte cede lo 0,79%, Londra lo 0,90%, Parigi sale dello 0,22% mentre Madrid cede lo 0,60%.
I mercati guardano al caos politico in Grecia che andrà a nuove elezioni e ai timori sugli effetti di una sua uscita dall’euro su cui si moltiplicano le opinioni e gli scenari in una girandola di previsioni che alimenta ancor più la tensione e l’incertezza (per il presidente del’Fmi Christine Lagarde è però possibile una sua uscita ordinata dalla moneta unica). Lo spread tra i titoli decennali ellenci vola a quota 2.878 punti base con il rendimento che sfonda per la prima volta la soglia del 30% al 30,23%.
Dalla Spagna l’altro fronte di preoccupazione crescente con l’allarme lanciato dal primo ministro Mariano Rajoy. “La Spagna corre il rischio di non avere più accesso ai mercati per finanziarsi. Al momento c’è un rischio concreto di essere tagliati fuori dai mercati, oppure dover pagare tassi astronomici”, ha detto Rajoy che, pur negando un piano di salvataggio europeo per la Spagna, chiede all’Unione e alla Bce di mandare un ”messaggio chiaro e forte” di difesa della moneta unica e della sostenibilità dei debiti pubblici. Intanto lo spread Bono-bund arriva al record storico di 507 punti base con rendimento al 6,49%. E l’agenzia Moody’s si prepara a tagliare il rating di 26 banche spagnole, dopo aver tagliato quello delle principali banche italiane scatenando le proteste di Consob, Abi e Confindustria.
In tensione anche lo spread Btp-bund a quota 433 punti, in discesa però dal picco di questa mattina a 456 punti, mentre continua la fuga verso il rifugio bund il cui rendimento è sceso al minimo storico dell’1,43%. Conforta però la prima asta del debito francese dell’era Hollande: sono stati collocati titoli per 7,996 miliardi di euro con un tasso in lieve ribasso e domanda in rialzo, in linea con le aspettative del Tesoro, che stimava di raccogliere tra i 7 e gli 8 miliardi di euro con le quattro emissioni in agenda oggi.
Nel pomeriggio dagli Usa in arrivo l’indice settimanale sull’andamento dei mutui, i dati sui nuovi cantieri di aprile e la produzione industriale sempre in aprile mentre in mattinata l’Istat ha diffuso il dato sulla bilancia commerciale di marzo che ha registrato esportazioni in aumento dell’1,7% rispetto al mese precedente, mentre le importazioni sono scese dell’1,9%. Su base annua le esportazioni sono cresciute del 4,9% e le importazioni sono diminuite del 10,9%. Il saldo commerciale risulta in attivo e pari a 2,1 miliardi di euro (valore più elevato da luglio 2007).
A Milano tornano gli acquisti sulle banche con Intesa che sale del 2,71% e la Bpm del 2,80% dopo i buoni dati trimestrali. Bene anche la Bper 3,43%. Forti vendite su Mps -4,22% in fondo al Ftse Mib penalizzata dai risultati deboli registrati nel primo trimestre dell’anno. Brilla invece Finmeccanica +5,71% sulla possibilità di maggiori poteri a Pansa, sull’ipotesi di un ingresso della francese Thales nell’azionariato con il 10% e sul giudizio di Morgan Stranley migliorato a equalweight. Bene anche Terna +2,2% sui risultati migliori delle attese. Arretra Fondiaria -1,15% in attesa del cda di domani che dovrà decidere sulla offerta di Unipol.
Leggi lo statement del Fondo Monetario (in inglese)