Fmi: dismissione banche europee comprese tra 2.300 e 4.800 miliardi di euro

Secondo il Fondo monetario internazionale, rischia seriamente di crescere la portata delle operazioni di deleveraging messa in atto dalle banche europee, che, spinte dal giro di vite delle normative Ue, stanno dismettendo moltissime attività.
In riferimento al periodo compreso tra il terzo trimestre 2011 e la fine del 2014 il Global Financial Stability Report ha calcolato che saranno smobilitate attività creditizie per un ammontare di 2.800 miliardi di euro, pari al 7,3% totale degli attivi, una cifra superiore di circa 200 miliardi rispetto a quanto previsto sei mesi fa.
Nelle stime elaborate dall’Fmi esistono, però, anche altri due scenari: uno pessimistico, nel quale le dismissioni arriverebbero a quota 4.500 miliardi di euro, qualora il piano di risanamento non andasse a buon fine, e uno più ottimistico, nel quale l’ammontare delle dismissioni non supererebbe i 2.300 miliardi di euro, grazie soprattutto all’impatto delle iniziative della Bce.