Sono 500 le aziende olivicole di 56 Paesi del mondo entrate nella guida di Flos Olei 2023, la Guida dedicata ai migliori oli extravergine mondiali curata da Marco Oreggia e Laura Marinelli. Novità inaspettata dell’edizione di quest’anno è l’ingresso dell’Eritrea dove l’olivicoltura è ancora a uno stato embrionale ma potrebbe svilupparsi se i recenti esperimenti messi in campo porteranno i risultati sperati.
Nel complesso nella Guida, pubblicata in italiano, inglese e da quest’anno anche in lingua spagnola vengono analizzati 754 oli extravergine mondiali in rappresentanza di 500 aziende da tutto il pianeta,
Questa molteplicità di Paesi rappresentati nella guida che conferma la mission di Flos Olei: quella di allargare lo sguardo sul panorama olivicolo mondiale che si dimostra sempre più ricco di nuovi player e di territori in grado di proporre alta qualità.
Come da tradizione sono i produttori italiani e spagnoli a primeggiare anche quest’anno. nella guida. Resta invariata la lista degli otto oli extravergine di eccellenza da 100/100 della Hall of Fame: cinque le aziende italiane rappresentate da Azienda Agricola Comincioli (Lombardia), Frantoio Bonamini (Veneto), Frantoio Franci (Toscana), Azienda Agraria Viola (Umbria) e Americo Quattrociocchi (Lazio), e tre le iberiche con protagoniste Casas de Hualdo (Castilla-La Mancha), Castillo de Canena e Aceites Finca la Torre (Andalucía). All’Italia sono stati poi assegnati nove dei venti riconoscimenti The Best, tra i quali anche l’ambitissimo Migliore Olio Extravergine di Oliva dell’Anno che ha visto trionfare il Frantoio Giovanni Batta (Umbria).
Guida Flos Olei 2023: l’Italia batte la Spagna per 5 a 3
«Siamo estremamente orgogliosi – dichiara Marco Oreggia, editore della guida Flos Olei – di continuare a rappresentare un punto di riferimento per i produttori di tutto il mondo. E ancora di più, anche grazie allo sforzo di proporre per la prima volta Flos Olei in lingua spagnola, di essere un tramite tra chi produce e chi distribuisce e consuma. Siamo stati i primi ad ampliare i confini dell’extravergine, pur senza dimenticare il ruolo cardine che continuano ad avere Italia e Spagna».
Gli altri undici premi sono così distribuiti: cinque alla Spagna e uno a Francia, Croazia, Grecia, Sudafrica, Brasile e Cile. Proprio a una realtà croata è stato assegnato il prestigioso riconoscimento di Azienda dell’Anno: si tratta dell’azienda Mate che porta nella guida Flos Olei 2023 il suo miglior prodotto, il Timbro Istriano. Mentre l’Azienda Green è francese: La Magnanerie, incoronata per le scelte improntate alla sostenibilità ambientale. Sono infine quattro gli Special Award, destinati a chi l’olio non lo produce ma lo promuove e lo diffonde. Alla Pizzeria Salvo (Italia) va il premio Il Ristorante dell’Anno; a Hippie House (Danimarca) quello di Importatore dell’Anno; a Cécile Le Gaillard (Francia) il riconoscimento di Giornalista dell’Anno. A chiudere, la Comunità di Sant’Egidio (Italia) è insignita del Premio Speciale Cristina Tiliacos, una dedica che sottolinea la connotazione di pace e inclusione profondamente connessa con una pianta e un frutto così preziosi.
Pizzeria dei fratelli Salvo: il premio Ristorante dell’anno per la promozione della cultura dell’olio
«Una classifica che conta diverse conferme ma anche interessanti novità – affermano i curatori Marco Oreggia e Laura Marinelli – a dimostrazione della dinamicità dell’intero comparto. Per noi di Flos Olei è fondamentale essere sempre al passo con i tempi, spesso anticipando le tendenze e indicando il percorso ai neofiti del settore. Sempre più vogliamo rappresentare un’opportunità di confronto e di dialogo tra gli stakeholder del comparto a livello mondiale, e tutto questo non sarebbe possibile senza il nostro team che comprende oltre cento collaboratori, tra cui cinquanta professionisti internazionali con cui intratteniamo costanti rapporti e ben quattro interpreti-traduttori che ci sostengono per le tre versioni bilingue. È grazie al lavoro che tutti noi svolgiamo, dai produttori ai divulgatori, che il comparto olivicolo sta guadagnando sempre più notorietà, ma il percorso è ancora lungo. Puntiamo, per il futuro, a un’ulteriore sensibilizzazione da parte della politica nei confronti del nostro mondo, in particolare per quanto riguarda la ancora troppo carente legislazione che lo disciplina e la necessità di un potenziamento delle norme antifrode».