L’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino non s’ha da fare. Il Ministero dell’ambiente guidato da Sergio Costa ha bocciato la proposta di estensione dello scalo romano, considerandola incompatibile con la riserva naturale statale del litorale laziale. “Abbiamo fermato l’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino. Sarebbe stata l’ennesima speculazione di cemento in un territorio già martoriato. Per me questa è una vittoria. L’idea dell’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino era in ballo da molti anni e andava a impattare una parte della riserva del litorale romano, nonché avrebbe comportato molti espropri per decine di famiglie, solo per aumentare il sedime aeroportuale”, ha commentato il ministro sul account Facebook.
Il piano di sviluppo dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma – Masterplan 2030 – è stato presentato nel 2017, ma fu avviato ben dieci anni prima da Enac e Aeroporti di Roma, la controllata per il 99.3% di Atlantia, società della famiglia Benetton. Il progetto prevedeva la realizzazione di una nuova pista di volo – Pista 4 -, l’espansione dei piazzali aeromobili e la costruzione di infrastrutture di volo, di un sistema terminal e di un sistema di mobilità interna ed esterna tutti nuovi.
Da Adr fanno sapere che “si sta lavorando già da tempo con Enac alla revisione del progetto di ampliamento per coniugare sviluppo dell’aeroporto e sostenibilità ambientale, nel profondo rispetto dell’ambiente e del territorio che circonda lo scalo, a fronte di una crescita costante del volume di passeggeri e di stime di sviluppo del trasporto aereo nei prossimi anni, che rendono ineludibile un incremento delle infrastrutture di volo e di terra. Fiumicino è oggi uno degli aeroporti più sostenibili d’Europa, anche dal punto di vista del consumo del suolo. Peraltro lo sviluppo di Fiumicino Sud, che ha soddisfatto negli ultimi anni l’esigenza di adeguare i Terminal all’aumento dei passeggeri, è stato realizzato con logica brownfield senza utilizzare un solo metro quadro di territorio aggiuntivo”.
Il parere della Commissione tecnica del ministero che si occupa di formulare la valutazione dell’impatto ambientale dei nuovi progetti non è apparso categorico secondo alcuni: il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, apertamente contrario al progetto, ha commentato: “La commissione ministeriale lascia tuttavia aperta la possibilità della realizzazione di una quarta pista riconoscendo la necessità di uno sviluppo del hub di Fiumicino. Questo sviluppo, però, non può essere incompatibile con l’ecosistema e la realtà in cui si vuole realizzare il progetto e a scapito della Riserva naturale del Litorale romano”.
A esultare ci pensano le associazioni, come il Comitato Fuoripista, e i partiti, come il M5s ma anche la Lista Civica di Zingaretti, che si sono opposti alla costruzione della quarta pista. “Da tempo seguiamo le battaglie portate avanti dai comitati della zona e, insieme a loro, abbiamo presentato atti in Consiglio regionale e al Comune di Fiumicino per opporci ad un progetto che, conti alla mano, si è sempre dimostrato inutile e dannoso”, hanno dichiarato i rappresentanti della Lista Zingaretti al Comune di Fiumicino.
Per il Comitato Fuoripista, da anni in prima linea contro il progetto di raddoppio dell’aeroporto, “è una grandissima vittoria per tutto il territorio, un risultato per il quale ci siamo battuti da 12 anni”.