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Fitch taglia stime Pil Eurozona e Usa

Fitch taglia le stime su entrambe le sponde dell’Atlantico. Nell’ultima edizione del suo Global economic Outlook, l’agenzia di rating americana ha previsto che il Pil dell’Eurozona calerà dello 0,5% nel quest’anno e salirà dell’1% il prossimo, mentre i precedenti calcoli parlavano rispettivamente di un -0,1 e di un +1,2%.

La decisione è stata presa a causa delle prospettive “particolarmente incerte”, come spesso succede “nei momenti di svolta ciclica”. In futuro, secondo Fitch, la crescita sarà ostacolata ancora dall’elevato peso dei debiti pubblici e privati, dal consolidamento fiscale, dalle rigidità strutturali, dalla disoccupazione – che rimarrà intorno al 12% anche nel 2014 – e dalla scarsità di credito nei Paesi periferici. 

Brutte notizie panche per gli Stati Uniti. L’agenzia ritiene che il Pil Usa crescerà dell’1,9% nel 2013, dato rivisto dal 2,3% della precedente rilevazione. Le previsioni sul 2014 rimangono invece stabili al +2,8%. Sull’economia americana pesano l’impatto della debole crescita nell’ultimo trimestre 2012 (0,1 per cento) e il cosiddetto “sequester” – ovvero i tagli alla spesa per 85 miliardi – in vigore dal primo marzo scorso. La disoccupazione negli Usa dovrebbe mantenersi sopra il 6,5%. 

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