L’agenzia di rating Fitch ha declassato il debito a lungo termine di Toyota ad “A”, a causa della sua forte esposizione allo yen. Secondo l’agenzia, la casa automobilistica giapponese è più esposta all’andamento della valuta nipponica rispetto agli altri player, per via della sua forte componente di produzione interna.
Inoltre l’andamento degli utili è stato più lento a paragone con gli altri competitor, anche tenendo in considerazione l’impatto del ritiro dalla distribuzione di migliaia di modelli negli ultimi due anni. Lo yen è salito ai massimi rispetto al dollaro Usa nelle ultime settimane e lunedì scorso ha segnato il record decennale sull’euro, in un momento in cui gli investitori si rifugiano nella valuta giapponese per paura di ulteriori rallentamenti negli Stati Uniti ed Europa. Uno yen forte erode i profitti degli esportatori giapponesi e rende più costosa la produzione in patria. Il downgrading è un’altra brutta notizia per Toyota che si sta lentamente riprendendo dal terremoto e tsunami dell’11 marzo scorso che ha distrutto la catena della distribuzione e portato alla chiusura temporanea di impianti di produzione.
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