Nuova stretta sull’evasione da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma stavolta con un occhio puntato all’estero. L’ente guidato da Rossella Orlandi annuncia l’arrivo di controlli più stringenti volti a stanare gli italiani che pur avendo residenza all’estero, continuano a vivere in Italia e “dimenticano” di dichiarare al Fisco redditi e capitali.
Oggi, 3 marzo, la numero uno delle Entrate ha firmato un provvedimento che lancia liste selettive, in cui confluiranno le situazioni più anomale di trasferimento della residenza effettuate a decorrere dal 1°gennaio 2010.
All’interno di queste liste saranno contenuti dei criteri sui quali il Fisco indagherà allo scopo di comprendere se un determinato contribuente iscritto all’Aire e dunque residente all’estero, in realtà viva in Italia. Quali? Bollette intestate a suo nome, autoveicoli, residenza del nucleo familiare, partita IVA, movimenti di capitale da e verso l’estero, ecc.
Anche un’eventuale mancata adesione alla voluntary disclosure bis contribuirà ad attirare l’attenzione dell’Agenzia delle entrate.
Ma c’è di più, perché il Fisco riuscirà a tracciare un identikit dei soggetti grazie ad un software, o più precisamente ad un applicativo informatico chiamato So.no.re. (Soggetti non residenti). I dati verranno poi incrociati con le informazioni disponibili nella banca dati delle Entrate e con quelle derivanti dallo scambio di informazioni attivato sulla base di direttive europee e accordi internazionali.