Il 2017 potrebbe portare, salvo un eventuale manovra correttiva prevista dal Governo, un abbassamento della pressione fiscale per effetto sia di quanto previsto dalla legge di bilancio 2017 sia a seguito di quanto stabilito dalle manovre precedenti.
Le famiglie, fa sapere l’ufficio studi della Cgia di Mestre, dovrebbero risparmiare 2,9 miliardi di euro e le imprese 4,5 il che si tradurrebbe a una pressione fiscale attesa al 42,3% (-0,3% rispetto al 2016).
Dal punto di vista economico il provvedimento più significativo sarà la proroga delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico (607,7 milioni di euro) seguito dal bonus bebè (392 milioni di euro) e dal bonus cultura per i 18enni (290 milioni di euro).
Le società di capitali beneficeranno della riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5% al 24%, accanto alle imprese individuali e alle società di persone che potranno essere sottoposte a una aliquota fissa del 24%.
La proroga del maxi ammortamento al 140% e l’iper ammortamento al 150% per l’acquisto di macchinari ad alto contenuto tecnologico completano un quadro in cui la riduzione dell’aliquota contributiva al 25% permetterà al popolo delle partite IFisco, va di risparmiare 108 milioni di euro di contributi previdenziali.
Le misure vanno nella giusta direzione ma il peso del fisco rimane ancora elevato conclude la Cgia.