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Fisco, in arrivo il doppio redditometro

Barche, automobili, università dei figli, cellulari, spese per il veterinario, la palestra e perfino le donazioni di beneficenza: sono cento gli indicatori che riveleranno il nostro tenore di vita – In base alla coerenza con il reddito dichiarato, l’Agenzia delle entrare deciderà se far scattare i controlli – Befera: “Arriverà a breve”.

Fisco, in arrivo il doppio redditometro

Cento indicatori-spia per smascherare chi evade le tasse: barche, automobili, università dei figli, cellulari, spese per il veterinario, la palestra e perfino le donazioni in beneficenza. Il concetto di base è semplice: se un gioielliere dichiara al Fisco di guadagnare 18 mila euro l’anno – come accade in Italia – poi deve girare per la città con un’utilitaria, non con una Porche. Questo genere di confronti è alla base del nuovo redditometro, che dovrebbe consentire di stanare gli evasori confrontando stili di vita e redditi dichiarati. L’Agenzia delle entrate ci sta lavorando ormai da tempo e l’idea è quella di creare un doppio strumento: uno per il controllore e uno per il controllato, che potrà dimostrare preventivamente la coerenza fra spese e reddito, evitando così ulteriori accertamenti. 

“Ci stiamo lavorando, spero a breve” di averlo a disposizione, ha detto il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, davanti alla commissione Finanze della Camera. “Preferisco ritardare un po’ ma avere uno strumento efficace. Stiamo facendo due forme di redditometro, uno per la selezione preventiva e uno per le attività di controllo“. 

Il ritardo c’è, e non è poco. La presentazione del redditometro è stata il 25 ottobre scorso e la sperimentazione doveva terminare a giugno. Invece è ancora in corso. Resta da capire quale peso attribuire a ciascun indicatore e quale debba essere il differenziale minimo fra reddito presunto e dichiarato che faccia scattare i controlli. Ma c’è anche chi vorrebbe evitare di dare troppo fastidio agli italiani. In fondo, la campagna elettorale è già cominciata. 

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