La Convenzione in materia di collaborazione finanziaria votata definitivamente ieri dalla Camera mette fine allo scontro tra Italia e San Marino sulla questione fiscale: il documento ha ricevuto un solo voto contrario, quello di Rocco Buttiglione, e ora in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dopo il via libera ottenuto in precedenza dal Senato.
Ma in che cosa consiste? “Effettiva collaborazione sulla vigilanza nei settori bancario, finanziario e assicurativo, impegno comune contro il riciclaggio dei proventi di attività criminose, controllo dei movimenti transfrontalieri di denaro contante e valori assimilati”.
Questi i passaggi chiave del testo, che andrà a migliorare i rapporti piuttosto tesi tra i due Paesi, specie da quando San Marino era stata messa in black list con importanti aggravi e appesantimenti burocratici per le transazioni commerciali e il Titano era visto dall’Italia come un rifugio dorato, e assai comodo da raggiungere, per denaro da sottrarre alle pretese dell’Erario.
Ora a sancire una equiparazione definitiva ai Paesi non Ue serve solo l’approvazione del cosiddetto “Memorandum”, cui stanno lavorando Bankitalia e l’omologo istituto sammarinese: a quel punto le banche basate a San Marino potranno operare in Italia come qualsiasi altro istituto di credito extra Ue.