Le autorità di regolamentazione hanno sequestrato il controllo della First Republic Bank e l’hanno venduta a JP Morgan. Il salvataggio arriva meno di due mesi dopo il crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank, i cui fallimenti hanno provocato un’onda d’urto nel settore e costretto la Federal Reserve a intervenire con misure di emergenza per stabilizzare i mercati.
Lo rende noto un comunicato dell’Authority di regolamentazione Usa, spiegando che il colosso bancario americano ha raggiunto un accordo per la vendita della maggior parte degli asset della banca, presa in possesso dalla Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic). Come scrive il Wall Street Journal, l’operazione costerà 229,1 miliardi di dollari.
Lunedì 1° maggio, 84 filiali di First Republic in otto Stati riapriranno come filiali di JPMorgan.
First Republic salvata da JP Morgan: l’accordo
JP Morgan “assumerà tutti i depositi e sostanzialmente tutte le attività della First Republic Bank”, ha dichiarato la Fdic in un comunicato. Nel dettaglio, Jp Morgan rileverà 173 miliardi di prestiti e circa 30 miliardi di titoli di First Republic, compresi 92 miliardi di depositi, ma non subentrerà nei debiti della banca né rileverà le azioni privilegiate.
L’autorità di vigilanza ha stimato che il suo fondo assicurativo dovrà versare circa 13 miliardi di dollari per coprire le perdite della First Republic.
Il compratore stima dall’acquisizione un guadagno di circa 2,6 miliardi ma oltre 2 miliardi di costi di ristrutturazione nei prossimi 18 mesi.
Il crollo di First Republic: cosa è successo
L’istituto di credito, fondato nel 1985, all’inizio di quest’anno era la 14a banca più grande degli Stati Uniti. Le sue azioni hanno perso quasi tutto il loro valore (-97%), dopo una serie inarrestabile di forti ribassi iniziati con il crollo di Svb. Ma facciamo un passo indietro.
Cattiva gestione ed eccessiva assunzione di rischi
Come le altre due banche fallite – SVB e Signature – First Republic è crollata sotto il peso di prestiti e investimenti che hanno perso miliardi di dollari di valore a causa del rapido aumento dei tassi di interesse da parte della Fed per combattere l’inflazione. Quando è diventato evidente che quelle attività valevano molto meno, i clienti facoltosi della First Republic hanno iniziato a ritirare i loro soldi il più rapidamente possibile e gli investitori hanno iniziato a scaricare le proprie azioni dopo l’ennesimo calo di capitalizzazione di mercato della banca (scesa sotto 1 miliardo di dollari).
Lunedì scorso, First Republic ha rivelato che i clienti hanno ritirato 102 miliardi di dollari di depositi nei primi tre mesi dell’anno – ben oltre la metà dei 176 miliardi di dollari che deteneva alla fine del 2022. Ha inoltre dichiarato di aver preso in prestito 92 miliardi di dollari, per lo più dalla Fed e da gruppi di credito sostenuti dal governo, riconoscendo di fatto di doversi rivolgere ai prestatori di ultima istanza del settore finanziario per tenere aperte le porte.
Il triste rendiconto finanziario della banca californiana non ha fatto altro che alimentare i peggiori timori degli investitori, ovvero che la Federal Deposit Insurance Corporation dovesse rilevarla.
First Republic: i tentativi di salvataggio prima di JP Morgan
Per settimane la banca e i suoi consulenti hanno cercato una via per salvarla o di trovare almeno un acquirente al di fuori del governo. Ma gli sforzi sono stati vani: altre banche erano riluttanti ad acquistare la banca o parti di essa senza garanzie. La settimana scorsa, dopo un’allarmante relazione sugli utili in cui la banca ha rivelato che i clienti avevano ritirato più della metà dei suoi depositi, è diventato chiaro che non c’era altra opzione al di fuori di un’acquisizione da parte del governo.A quel punto, la Fdic ha contattato altri istituti finanziari – tra cui JP Morgan, PNC Financial Services e Bank of America – alla ricerca di offerte per la First Republic. Gli offerenti avevano tempo fino a domenica 30 aprile per presentare le loro offerte.
Cosa succederà adesso?
Nonostante il salvataggio, il sistema finanziario statunitense ha molti problemi. I recenti fallimenti bancari e l’aumento dei tassi di interesse hanno costretto le banche a ridurre i prestiti, rendendo più difficile l’espansione delle imprese e l’acquisto di case e automobili da parte dei privati. Uno dei motivi per cui l’economia ha rallentato negli ultimi mesi.
Il sequestro della First Republic e le sue conseguenze potrebbero incoraggiare la Fed a rallentare o sospendere gli aumenti dei tassi di interesse, se ritiene che il fallimento possa indurre le banche a ridurre ulteriormente i prestiti.