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Fiorentina-Inter e Torino-Napoli sono le sfide clou di oggi. Il Milan torna a sorridere. Per Juve e Lazio trasferte insidiose

Due big match nella domenica di calcio. Il Napoli vuol difendere il prima a Torino ma occhio a Fiorentina-Inter: sarà la prova della verità. La Lazio va a Parma e la Juve, decimata, a Lecce. Morata apre la strada alla larga vittoria del Milan contro l’Empoli

Fiorentina-Inter e Torino-Napoli sono le sfide clou di oggi. Il Milan torna a sorridere. Per Juve e Lazio trasferte insidiose

Il Milan torna a sorridere, in attesa di tutte le altre. Il sabato di Serie A, oltre al successo del Bologna sul Venezia (3-0, doppietta di Ndoye e gol di Orsolini) e al pareggio tra Como e Monza (1-1, reti di Engelhardt e Caprari) ha visto la vittoria del Milan contro l’Empoli, un 3-0 che conferma i progressi del Diavolo sia a livello di risultati che di fase difensiva. Guardare la classifica però ha poco senso, almeno fino a stasera: oggi, infatti, scenderanno in campo quasi tutte le concorrenti per la zona nobile, dalla capolista Napoli, attesa dall’insidiosa trasferta di Torino (ore 15) alla Lazio, impegnata sul campo del Parma (15), passando per lo scontro diretto tra Fiorentina e Inter (18) al posticipo della Juve a Lecce (20:45). All’appello mancheranno ancora Roma e Atalanta, di scena domani sera nel Monday Night, ma già così potremo avere un quadro molto più chiaro della situazione.

Milan – Empoli 3-0: Morata e Reijnders (doppietta) fanno sorridere Fonseca

Il Milan aveva bisogno di vincere e, possibilmente, convincere. Missione compiuta, al cospetto di un Empoli molto meno solido di quanto mostrato sin qui: il merito è quasi tutto del Diavolo, autore di una delle migliori partite della stagione. Certo, Inter e Real Madrid restano tacche inarrivabili e nessuno si sogna nemmeno di fare paragoni, ma Fonseca era chiamato a dare risposte anche nella quotidianità del campionato, sin qui vero e proprio tallone d’Achille del suo regno. Il tecnico, come previsto alla vigilia, ha optato per uno schieramento più compatto con Musah al posto di Chukwueze e il risultato gli ha dato ragione. Per il verdetto finale serviranno molte altre prove, intanto però siamo a due gare consecutive (in Serie A, s’intende) senza subire gol, ma se con la Juve era totalmente mancata la fase offensiva, contro il malcapitato Empoli s’è rivista in tutto il suo splendore, trascinata da un Morata finalmente in gol e, soprattutto, da un Reijnders addirittura scintillante. I protagonisti sono stati loro, in una partita giocata in un clima d’altri tempi (una nebbia così non si vedeva dagli anni ‘90) con l’Empoli spettatore non pagante, eccezion fatta per un colpo di testa di Colombo e un tiro di Maleh finito sulla traversa. Morata ha rotto gli equilibri al minuto 19, dopodiché è salito in cattedra Reijnders, autore di una doppietta (44’ e 69’) che gli è valsa la standing ovation di San Siro. La fase difensiva, come detto in precedenza, ha retto bene, il che autorizza a preparare la settimana (Sassuolo in Coppa Italia e Atalanta in campionato) con maggiore ottimismo.

Fonseca: “Bellissima partita, siamo stati equilibrati sia davanti che dietro”

“Abbiamo fatto una bellissima partita sia offensivamente che difensivamente – ha esultato Fonseca -. Siamo stati equilibrati in tutti i momenti, non abbiamo solo attaccato bene, ma mostrato anche sicurezza in difesa: i 3 gol segnati potevano essere 6° 7 se non avessimo sbagliato le ultime scelte. Come contro la Juventus ho percepito di essere in sicurezza, dietro non siamo mai stati in pericolo: questo equilibrio serve per poi attaccare meglio. Musah ci dà più solidità? Mi sta piacendo molto in quel ruolo… L’Empoli gioca molte palle lunghe ed era importante averlo lì per aiutare la squadra, ma sono stato molto soddisfatto anche di come è entrato Chukwueze, questo modulo ci dà equilibrio. Morata di nuovo in gol? Non sono mai stato preoccupato per lui, lo conosco bene e so quello che ci può dare”.

Fiorentina – Inter (ore 20:45, Dazn e Sky)

I riflettori della domenica sono puntati anzitutto su Firenze, teatro di un Fiorentina-Inter d’altissima classifica. Per ritrovare un contesto simile, infatti, bisogna tornare indietro di molti anni, quando la Viola di Batistuta e Rui Costa sognava addirittura lo scudetto. Oggi è ancora troppo presto per parlarne, ma il percorso di Palladino autorizza quantomeno a sognare e obbliga Inzaghi a una partita di grande attenzione. Il tecnico nerazzurro, dopo i passi falsi d’inizio stagione, sembra aver ingranato la marcia giusta, ora però arriva il test Fiorentina e le risposte, in un senso o nell’altro, saranno piuttosto indicative. Espugnare il Franchi darebbe un segnale di forza a tutto il campionato, mentre un passo falso, oltre ad alimentare i sogni viola, rischierebbe di costare caro in termini di classifica. La partita promette fuochi d’artificio, anche se è bene ricordare come Firenze, negli ultimi anni, sia diventato un terreno di conquista nerazzurro. Gli ultimi sei precedenti tra campionato e Coppa Italia, infatti, hanno visto vincere l’Inter e Inzaghi si augura che il trend possa proseguire anche stasera. Entrambe ci arrivano bene, dopo gli ampi turnover europei e la lunga serie di risultati positivi in Serie A, che hanno trasformato la sfida in un vero e proprio scontro al vertice.

Inzaghi: “Ci vorrà una grande Inter, anche se abbiamo qualche assenza”

“Loro sono reduci da sette vittorie consecutive, senza dubbio siamo di fronte a un avversario impegnativo – ha sottolineato Inzaghi -. Abbiamo qualche defezione, ma andremo a Firenze per fare una bella gara, anche se molto dipenderà dal nostro approccio. Sappiamo che sia noi che loro sono reduci dalle partite di coppa, ci vorrà una grande Inter: le rotazioni non sono un limite, anzi riusciamo a gestire bene tutti i giocatori. Stiamo lavorando bene sin dal 13 luglio e siamo contenti degli ultimi risultati, abbiamo fatto ottime gare, ma sappiamo che sarà un match difficile. Stiamo lavorando in entrambe le fasi, sia difensiva che offensiva, e lo stiamo facendo di squadra, l’obiettivo resta sempre quello di migliorare assieme. Serve ragionare gara per gara, focalizzarci su ogni singolo impegno cercando di farci trovare sempre pronti”.

Fiorentina – Inter, le probabili formazioni

Fiorentina (4-2-3-1): De Gea; Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Cataldi; Colpani, Beltran, Bove; Kean

In panchina: Terracciano, Martinelli, Pongracic, Quarta, Moreno, Kayode, Parisi, Biraghi, Rubino, Mandragora, Sottil, Gudmundsson, Ikoné, Kouamé

Allenatore: Palladino

Indisponibili: Richardson

Squalificati: nessuno

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro

In panchina: Martinez, Di Gennaro, Palacios, Darmian, Asllani, Zielinski, Frattesi, Buchanan, Taremi, Arnautovic, Correa

Allenatore: Inzaghi

Indisponibili: Pavard, Carlos Augusto, Acerbi

Squalificati: nessuno

Torino – Napoli (ore 15, Dazn)

Tra i tanti spettatori di Fiorentina-Inter ci sarà anche Antonio Conte, ma lo stato d’animo dipenderà dalla sfida pomeridiana col Torino. Una vittoria gli permetterebbe di allungare su una delle due (o magari su entrambe), un passo falso, viceversa, rischierebbe di costargli la vetta del campionato. Meglio concentrarsi sul match dell’Olimpico e su un Toro ferito, costretto a fare punti per uscire da una crisi ormai profonda e preoccupante. I granata, dopo l’inizio scintillante che aveva fatto sognare i tifosi, sono letteralmente precipitati perdendo sei delle ultime otto partite (una sola vittoria), tanto da scendere all’undicesimo posto, a soli 5 punti dal Como terzultimo. Un trend che sta facendo vacillare la panchina di Vanoli (spifferi raccontano di un Cairo molto pensieroso a riguardo) e infuriare il popolo torinista, sempre più in contestazione con la proprietà. In settimana il presidente ha aperto a una possibile cessione del club (si parla di Red Bull, ma anche di arabi), intanto però dovrà affrontare la capolista Napoli, decisa a vincere per continuare la sua corsa. Conte ha sfangato il mini-ciclo con Milan, Atalanta, Inter e Roma raccogliendo 7 punti, sufficienti per confermarsi in testa alla classifica e ora, in attesa del doppio confronto con la Lazio tra Coppa Italia e campionato, vuole assolutamente espugnare Torino e continuare la sua cavalcata.

Conte: “La classifica si allungherà, a Torino servirà grande attenzione”

“Dobbiamo essere realisti e sapere che siamo solo alla tredicesima giornata e nel giro di pochi punti ci sono 6 squadre – il pensiero di Conte -. È un campionato finora equilibrato, a mio parere non penso rimarrà così fino alla fine. Già a fine girone d’andata inizierà un po’ ad allungarsi, ma a noi fa piacere, dimostra che il lavoro che stiamo facendo è buono e sono contento, giorno dopo giorno stiamo ponendo basi importanti e vedo una continua crescita sia come squadra che come singoli. Mi viene da pensare quando si sottovalutano le vittorie: la Roma è una signora squadra, l’ha dimostrato in casa del Tottenham che io conosco molto bene, ha una rosa davvero forte per lottare per la Premier League. Ora pensiamo al Torino, dovremo fare grande attenzione, è una partita da affrontare nella giusta migliore, con rispetto della loro qualità, dell’ambiente che troveremo e della loro storia”.

Torino – Napoli, le probabili formazioni

Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Coco, Masina; Pedersen, Vlasic, Ricci, Gineitis, Lazaro; Adams, Sanabria

In panchina: Paleari, Donnarumma, Vojvoda, Maripan, Karamoh, Tameze, Linetty, Dembelé, Sosa, Njie, Ciammaglichella, Bayeye, Balcot, Gabellini

Allenatore: Vanoli

Indisponibili: Zapata, Schuurs, Savva, Ilkhan, Ilic

Squalificati: nessuno

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia

In panchina: Caprile, Contini, Juan Jesus, Marin, Folorunsho, Simeone, Ngonge, Neres, Gilmour, Raspadori, Zerbin, Spinazzola

Allenatore: Conte

Indisponibili: Mazzocchi

Squalificati: nessuno

Lecce – Juventus (ore 20:45, Dazn)

Trasferta delicata anche per la Juventus di Thiago Motta, di scena a Lecce contro i salentini di Giampaolo. I pareggi con Milan e Aston Villa sono stati valutati bene dalla critica, un po’ per l’oggettivo valore degli avversari, molto per l’emergenza infortuni che sta attanagliando il mondo bianconero. Al Via del Mare, però, bisogna necessariamente tornare alla vittoria, altrimenti la classifica rischierebbe di farsi preoccupante. Va detto anche che l’elenco degli indisponibili resta fittissimo: si va dai lungodegenti Bremer, Milik e Cabal ai muscolari Nico Gonzalez (fuori dal 2 ottobre), Douglas Luiz, Vlahovic, McKennie e Savona, quest’ultimo infortunatosi durante la trasferta di Birmingham. La situazione è complicata, eppure battere il Lecce rientrerebbe nell’ordine naturale delle cose: la squadra di Giampaolo, risollevatasi nell’ultimo turno contro il Venezia, è nettamente inferiore e va scardinata, in un modo o nell’altro. La pareggite della Juve, del resto, è un problema che parte da lontano, come dimostrano le diciannove X collezionate nel 2024. Scomodare Allegri non ha molto senso, parlare della gestione Motta invece sì: i pari arrivavano anche prima della catena di infortuni, così come le partite con pochi (o nessun) gol.

Thiago Motta: “Situazione difficile, tutti dobbiamo dare qualcosa in più”

“Dobbiamo dare continuità e fornire una grande prestazione sotto tutti gli aspetti del gioco – ha spiegato Thiago Motta -. Vlahovic e Mckennie non saranno con noi, ma ho totale fiducia nei miei giocatori: chi ci sarà farà una grande partita, è necessario affrontare questa situazione dando tutti qualcosa in più. L’emergenza infortuni? Tutti ne stanno avendo, ma la mia opinione sicuramente non cambierà le cose. La strada intrapresa è giusta, lavoriamo ogni giorno per fare dei passi in avanti. Il Lecce arriva da una vittoria con il nuovo allenatore, quando si cambia c’è sempre qualcosa di nuovo, un entusiasmo diverso, si crea un ambiente in cui si generano aspetti positivi, come già visto a Venezia. Il mercato? Con il club c’è piena sintonia, ma al momento il mio focus è solo sul campo”.

Lecce – Juventus, le probabili formazioni

Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Rafia; Dorgu, Krstovic, Sansone

In panchina: Fruchtl, Samooja, Borbei, Pelmard, Jean, McJannet, Helgason, Kaba, Berisha, Hasa, Marchwinski, Morente, Oudin, Rebic, Pierotti

Allenatore: Giampaolo

Indisponibili: Banda, Bonifazi, Burnete, Pierret

Squalificati: nessuno

Juventus (4-2-3-1): Perin; Danilo, Kalulu, Gatti, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceiçao, Koopmeiners, Yildiz; Weah

In panchina: Di Gregorio, Pinsoglio, Rouhi, Pagnucco, Montero, Fagioli, Papadopoulos, Owusu, Mbangula, Pugno

Allenatore: Thiago Motta

Indisponibili: Adzic, Milik, Bremer, Cabal, Nico Gonzalez, Douglas Luiz, McKennie, Vlahovic, Savona

Squalificati: nessuno

Parma – Lazio (ore 15, Dazn)

A completare la domenica bollente di Serie A anche Parma-Lazio, per un simil testa-coda che vale tanto sia per Baroni che per Pecchia. Il tecnico biancoceleste, nonostante la leggera frenata col Ludogorets, sta letteralmente volando e non vuole certo fermarsi sul più bello, quello ducale, invece, non se la passa affatto bene ed è chiamato a un colpo d’ala tipo quelli con Milan e Juventus. Proprio questi precedenti devono far alzare le antenne alla Lazio, squadra offensiva e divertente, ma a volta un po’ troppo allegra in fase difensiva: al Tardini bisognerà prestare attenzione, altrimenti i contropiedi del Parma potrebbero rivelarsi piuttosto problematici. I biancocelesti, per ovvi motivi, sono favoritissimi e le fatiche europee non dovrebbero spostare il pronostico, visto che Baroni s’è concesso il lusso di un ampio turnover, potendo così contare su forze fresche per oggi pomeriggio. Il campionato è giustamente diventato prioritario per la squadra, reduce da 7 vittorie nelle ultime otto partite (11 in 13 considerando anche l’Europa League) che hanno dato il là a sogni di gloria; quanto grossi lo capiremo solo tra qualche tempo, intanto però la Lazio non vuole fermarsi e ha tutte le carte in regola per proseguire il momento d’oro pure oggi.

Parma – Lazio, le probabili formazioni

Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Delprato, Balogh, Valeri; Estevez, Sohm; Man, Cancellieri, Benedyczak; Bonny

In panchina: Chichizola, Corvi, Di Chiara, Leoni, Valenti, Camara, Hainaut, Haj, Hernani, Keita, Mihaila, Almqvist, Charpentier

Allenatore: Pecchia

Indisponibili: Kowalski, Circati, Bernabé, Osorio

Squalificati: nessuno

Lazio (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni; Castellanos

In panchina: Mandas, Furlanetto, Gigot, Patric, Marusic, Pedro, Tchaouna, Noslin

Allenatore: Baroni

Indisponibili: Tavares, Castrovilli, Vecino, Dia

Squalificati: nessuno

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