Le ultime sanzioni Antitrust sono arrivate a ridosso delle feste natalizie, a carico di soggetti dai nomi orientali: Qinghxia Chen, Newwfsf Niw e Huang Jia. Complessivamente, 300mila euro di multa che probabilmente non verranno mai pagati.
I tre risultavano titolari di 50 diversi siti che vendevano merce di lusso rigorosamente contraffatta: borse, cinte, occhiali e scarpe delle marche Gucci, Hogan, Moncler, Burberry, Woolrich, Belstaff, Louis Vuitton e Pradaborse, Carrera e Alviero Martini ma anche tutti i vari modelli di scarpe Nike.
Per i consumatori alla ricerca di affari avevano costruito perfetti specchietti per allodole: i siti erano pressoché identici a quelli gestiti dai titolari dei marchi originali e offrivano prezzi scontatissimi da outlet. Facile dunque cadere nel tranello, salvo accorgersi, una volta aperta la merce, che non si trattava di articoli di lusso ma di copie non sempre perfette.
A quel punto per il consumatore diventava impossibile esercitare il diritto di ripensamento perché i tre risultavano irraggiungibili. Del resto, anche nel corso dei procedimenti Antitrust i signori Qinghxia Chen, Newwfsf Niw e Huang Jia non si sono mai palesati per esercitare il loro diritto alla difesa: dei fantasmi in sostanza, ai quali tuttavia l’Autorità, insieme al Nucleo Speciale della Guardia di Finanza, ha tagliato le unghie rendendo irraggiungibili i siti ingannevoli già dal maggio scorso.
Possibile ipotizzare che ne abbiano aperto di nuovi, con altri nomi ma medesime caratteristiche. Il consumatore però è avvisato: prima di tuffarsi nell’affare è bene che si informi, compari, comprenda. Una volta fatto l’acquisto, il diritto di ripensamento, previsto dalla legge, contro i fantasmi non potrà essere esercitato.