PIAZZA AFFARI SCALA QUOTA 20.000, RECORD DA 18 MESI. BOOM DI FINMECCANICA, PIRELLI, BANCHE E TELECOM
L’indice Ftse Mib +1,6% ha violato la soglia dei 20.000 punti, che non superava dal 7 luglio 2011, toccando in chiusura quota 20.045 punti. Il rialzo è in linea con l’andamento degli altri listini europei: Dax +2,03% il Dax, Cac40 +1,35% e +0,79% il Ftse100. Madrid +1,2%.
In Europa i rialzi maggiori riguardano le società dell’automotive (Stoxx +2,4%), le banche (+1,6%) e le assicurazioni (+1,5%). Lo spread Btp/Bund è sceso a 203 punti (tasso al 3,87%). Secondo i numeri diffusi dal ministero delle Finanze nipponico, a novembre gli acquisti netti di titoli di Stato italiani sono stati pari a 709 milioni di dollari, l’ammontare più consistente dalla fine del 2010.
In attesa del Beige Book che sarà reso pubblico in serata, la Borsa Usa avanza sull’onda dei dati macro e delle trimestrali. L’indice Empire Manufacturing, che misura l’industria manifatturiera del Nord Est è salito 4 bp più delle attese. Intanto Bank of America mette a segno una trimestrale con utili quadruplicati rispetto ad un anno prima, il titolo sale di oltre il 3%. Si mettono in luce anche Goldman Sachs (+2%) e Citigroup (+2,2%), due banche che diffondono i dati domani.
L’indice Dow Jones sale dello 0,6%, l’S&P500 dello 0,4% ed il Nasdaq dello 0,6%. Molte le note di rilievo in Piazza Affari:
a) Corre Finmeccanica +8,22%, dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Airbus che si detto interessato ad acquistare la quota della società italiana nel produttore di missili Mbda.
b) Telecom Italia sale del 4,32% alla vigilia del cda che potrebbe esaminare un’ipotesi di riforma della governance.
c) Sgomma Pirelli che guadagna il 5,8%. Brillante anche il resto dell’automotive: Fiat +2,06%, Cnh Industrial +2,01%. Exor, la holding della famiglia Agnelli, avanza del 2,63%.
d) Volano le banche, popolari in testa: Pop.Milano +5,12%, Banco Popolare +4,23%, Ubi +2,96%. Forti guadagni anche per Unicredit +2,67% ed Intesa +3,28%. Mediobanca sale del 3,01%.
A dare la spinta alle banche ha contribuito anche la notizia che la Bce non richiederà alle banche europee, negli imminenti stress test, di adeguare il loro portafoglio di debito sovrano ai valori di mercato. Tra le note negative si sgonfia la bolla di Mediaset -3,13%, continua il calo di Yoox-0,55% e Ferragamo -0,37%.