Il governo indiano ha sancito che le società facenti capo al gruppo di Finmeccanica non potranno più presentare offerte per i contratti futuri in India. La notizia arriva in seguito alle indagini delle autorità in merito a un presunto pagamento di tangenti su una commessa di fornitura di elicotteri, poi però annullata. Finmeccanica evita di commentare la non lieta notizia, ma continua una giornata positiva in borsa non avvertendo contraccolpi negativi a Piazza Affari.
La vicenda nasce nel gennaio scorso, quando l’India ha cancellato un ordine da 560 milioni di euro con AgustaWestland, controllata di Finmeccanica, per la fornitura di 12 elicotteri, dopo che la giustizia italiana ha aperto un’inchiesta sul presunto pagamento di tangenti a funzionari indiani al fine di accaparrarsi il contratto. L’India continuerà comunque a onorare i contratti in corso d’esecuzione, nonché quelli che abbisognano, seppur conclusi, di interventi d’accompagnamento. Nessuna marcia indietro, quindi, da parte indiana – almeno per ora – ma solo un veto sui contratti futuri.
La vicenda comunque, rischia di provocare danni su entrambi i fronti. Da una parte mette in forte imbarazzo il governo indiano, dall’altra potrebbe estromettere dall’enorme e propizio mercato indiano, la AgustaWestland.