Il gruppo cinese Insigma sarebbe pronto all’acquisto di AnsaldoBreda, la società ferroviaria del gruppo Finmeccanica da tempo in vendita, avendo proposto un’offerta vincolante. Oltre a Insigma, anche Hitachi rimane in corsa per rilevare Breda, ma non vi è certezza che i giapponesi abbiano avanzato un’offerta vincolante.
L’offerta di Insigma ammonterebbe a un miliardo e mezzo di euro. Nell’accordo rientrerebbe anche Ansaldo Sts, ma i dettagli di quest’ulteriore operazione verranno definiti una volta concluso l’affare su Breda. Il veicolo principale dell’offerta sarebbe United Mechanical & Electrical (Ume), controllata del gruppo Insigma.
Da parte di Finmeccanica sembra esserci la volontà di porre fine alla trattativa, come fa notare lo stesso Ad Moretti che ha detto più volte che vuole chiudere entro la fine dell’anno. C’è volontà di arrivare a una conclusione. Il nuovo piano industriale di Finmeccanica sarà pronto per fine anno, andrà all’esame del cda nella seconda metà di gennaio e sarà quindi reso pubblico. Per quanto riguarda Hitachi, Moretti si limita a chiarire che i giapponesi non sono fuori dalle trattative, ma altre fonti rivelano che la società nipponica si sarebbe fermata a una “proposta di accordo”.
Una fonte ricorda però che Breda “è la parte più difficile (della cessione del settore trasporti). Finmeccanica è partita dall’asset più complicato. Sts è quotata: il prezzo lo fissa il mercato”. Proprio Sts reagisce in maniera ultra-elastica alle indiscrezioni e a Piazza Affari attorno alle 11,30, balza del 2%, a 8,1950, dopo aver toccato un massimo di 8,36 euro. La capitalizzazione di Borsa supera 1,6 miliardi di euro. Guadagna anche Finmeccanica, anche se più cautamente, registrando un +1,18%, a 7,280 euro, dopo un picco di 7,3450 euro.