“La governance di Finmeccanica è particolarmente antiquata. E’ una sommatoria di aziende indipendenti che di volta in volta ha avuto supporto dalla capogruppo quando avevano bisogno di quattrini”. Queste le parole dell’ad di Finmeccanica, Mauro Moretti, oggi in audizione al Senato.
“Tante cose isolate – ha anche detto Moretti – che si confrontano con gente che ha tutto integrato, vedi Airbus. Tutto duplicato e gli sperperi di quattrini sono veramente importanti. Un’azienda così non può continuare ad andare avanti. Pensare di mantenere la governance così com’è è fuori dalla storia”.
Al momento però Finmeccanica, sempre secondo quanto espresso da Moretti, non ha bisogno di rivolgersi ai mercati finanziari. “Immediatamente non abbiamo necessità di rivolgerci ai mercati finanziari – ha detto l’ad -, ma nel 2017 potremo tornarci eventualmente”. Per tale motivo, ha aggiunto il manager, i giudizi delle agenzie di rating sono importanti perché “in qualche maniera la nostra reputazione viene qualificata”.
Moretti ha poi chiuso con la trimestrale: “I dati del trimestre – ha detto – sembrano dare segnali positivi che ci fanno pensare a una chiusura d’anno tranquilla”. Sulla cedola: “Solo con utili, spero in un paio d’anni”.
Intanto a metà pomeriggio Finmeccanica recupera terreno in Borsa, seguendo il trend di Piazza Affari che riduce le perdite: prima delle 15 il titolo perde l’1,1% a 6,845 euro.