La pressione dell’euro forte (1,441 conto il dollaro stamane a Tokyo) condiziona la scena dei mercati a 48 ore dal G20 di Mosca. In Europa la Francia, dopo il no alla sua richiesta di interventi per frenare la rivalutazione della moneta unica, ha ricevuto ieri la deroga che a suo tempo venne negata alla Grecia. I Paesi che si sono impegnati concretamente sul fronte del consolidamento dei conti con misure strutturali di risanamento potrebbero beneficiare di un’estensione dei tempi per il rientro del deficit in caso di peggioramento improvviso del trend di crescita. Così scrive il commissario europeo agli affari economici e monetari Olli Rehn in una lettera inviata ai ministri finanziari dell’eurozona e in copia anche al governatore della Bce Mario Draghi. La lettera non nomina la Francia, che proprio oggi per voce del primo ministro Ayrault ha ammesso la possibilità che quest’anno il deficit non scenda al 3% del Pil.
Da Tokyo arriva intanto la notizia che l’economia giapponese ha chiuso l’anno in recessione: -0,4% il Pil 2012, -0,1% nel quarto trimestre, -0,4%. E’ il terzo anno consecutivo in rosso: Shinzo Abe si presenta a Mosca con validi argomenti per difendere la sua politica espansiva anche a costo di un forte deprezzamento dello yen.
Barack Obama nel suo discorso sullo stato dell’Unione ha annunciato l’avvio dei negoziati per creare un’area doganale comune tra Usa e Ue. Intanto, sul fonte della politica interna, preme per l’aumento del salario minimo ed interventi sul welfare, a partire dagli asili gratis. Una strategia senz’altro più vicina al Giappone che non al rigore tedesco.
I LISTINI
Riprende la corsa di Tokyo +0,60%. A favorire il Toro è l’esito della riunione della Bank of Japan, l’ultima guidata dal governatore Shirakawa, ha confermato gli acquisti di bond per reflazionare l’economia. Riapre i battenti con un robusto rialzo Hong Kong +0,7%, ai massimi da 18 mesi. Shangai è ancora chiusa per le feste di Capodanno. Contrastata Wall Street: Dow Jones in ribasso dello 0,26% e di nuovo sotto la soglia psicologica dei 14.000 punti, S&P500 +0,06%, dopo aver segnato i massimi dagli inizi di novembre del 2007. Il Nasdaq sale dello 0,33%.
Variazioni positive per Parigi e Londra +0,3%, Francoforte +0,7% e Madrid +0,9%. Rinfrancata dal buon esito dell’asta dei Btp a lunga e lunghissima scadenza, la Borsa di Milano ha chiuso in rialzo per il secondo giorno consecutivo, l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,41% a 16.712 punti.
Lo spread Btp Bund è sceso a 269 punti base (-18 punti base). In due giorni si è ridotto di oltre 30 punti base. Il rendimento del Btp decennale è 4,37% (-13) e quello del Bund tedesco a 1,67% (+5).
ULTIM’ORA: CREDIT AGRICOLE BATTE INTESA
Duello giudiziario a Manhattan tra il Crédit Agricole, già socio rilevante di Ca’ de Sass, e Banca Intesa. Motivo della contesa un cdo, valore 180 milioni, venduto nel 2006 da Calyon, società dell’Agricole, ad Intesa. Si trattava di un derivato “tossico” strutturato da Magnetar Capital con clausole sconosciute al compratore. Di qui la causa intentata da Intesa. Ma troppo tardi. Secondo il giudice distrettuale Robert W. Sweet la citazione è avvenuta 20 giorni dopo la prescrizione.
INSIDE PIAZZA AFFARI
Alessandro Pansa, già consigliere e direttore generale, è stato nominato amministratore delegato di Finmeccanica, prendendo tutte le deleghe fino ad oggi in capo al presidente e amministratore delegato, Giuseppe Orsi, ora agli arresti. L’ammiraglio Guido Venturoni, consigliere anziano, e’ stato anche nominato vice presidente.
E’ proseguito anche ieri il calo di Finmeccanica -4,1%. Oggi sarà possibile operare allo scoperto sul titolo perché la Consob non ha confermato il divieto dello “short”. L’India intanto ha sospeso il pagamento per la commessa di 12 elicotteri: AgustaWestland potrebbe essere inserita nella “black list” e il contratto cancellato. Fitch ha comunicato di aver messo il rating sotto revisione in vista di un declassamento.
Il rialzo di Piazza Affari è stato alimentato dai petroliferi, in particolare da Eni +1% e Saipem +0,6% che ha presentato i dati del quarto trimestre. Banca Popolare di Milano ha invertito la rotta ed ha perso il 3,6% dal +7% di avvio seduta. La banca ha comunicato che sono stati avviati i lavori per la trasformazione in società per azioni.
Banco Popolare +0,8% e Mediobanca +1%. Intesa e Unicredit-0,3%. Monte Paschi-1,2%. In forte rialzo sulle aspettative di un prossimo ingresso (marzo) nel paniere delle blue chip, Fondiaria Sai+6%. Unipol è salita del 5%. Seduta positiva per la scuderia Agnelli. Fiat e Fiat Industrial hanno chiuso in rialzo del 1,3% mentre Exor, che ha annunciato la conversione della azioni privilegio in ordinarie, ha guadagnato il 3%.
Segnalazioni degli analisti: Buzzi Unicem +3%, il titolo della società del cemento ha beneficato di una promozione di
Goldman Sachs, da sell a neutral. Prysmian +2,1%: Credit Suisse ha avviato ieri la copertura con il giudizio Outperform e target a 19 euro. Lottomatica+1,7%. La società ha comunicato i risultati preliminari del 2012. Deutsche Bank ha alzato il target a 18,5 euro da 16,6 euro, confermato il giudizio Hold.