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Finecobank: utili record, ricavi in crescita e dividendo a 0,28 euro

Imagoeconomica

Utile netto e ricavi in forte rialzo per FinecoBank che sul 2017 ha proposto un dividendo pari a 0,28 euro per  azione, invariato rispetto allo scorso anno, con un pay-out ratio dell’81%. Anche il 2018 si apre col botto ovvero con una raccolta positiva di 412,2 milioni (+55,3% rispetto a gennaio 2017), dopo il record toccato lo scorso anno. La performance del primo mese del 2018 è ascrivibile al buon andamento della raccolta gestita (+88,5% a/a a 252,8 milioni) e della raccolta diretta (328,1 milioni a fronte di riscatti per 153,5 milioni a gennaio 2017), che hanno più che compensato i deflussi della raccolta amministrata (-168,7 milioni contro sottoscrizioni per 284,8 milioni a gennaio 2017).

La banca guidata da Alessandro Foti ha chiuso il 2017 con un risultato netto adjusted pari a 218,5 milioni di euro, in salita dell’8,9% rispetto all’anno precedente, migliorando ancora il proprio record storico.

Il risultato di gestione dell’istituto milanese ha registrato un rialzo dell’11,4% toccando quota 353,4 milioni, mentre i ricavi salgono a 586,7 milioni, in salita del 7,9% rispetto al 2016, sostenuti dall’area investing (+12,9% anno su anno), con commissioni di gestione in rialzo del 14,7% grazie al miglioramento dell’asset mix e della produttività della rete e dell’area banking (+11,1%). – Nel 2017 i costi operativi si sono attestati in rialzo del 3% anno su anno a 233,2 milioni, ma come segnala l’istituto restano sotto controllo. In calo il cost income ratio, assestatosi al 39,8%, 1,9 punti percentuali in meno sul 2016.

Parlando dei risultati relativi al solo quarto trimestre del 2017, i ricavi sono cresciuti del 12% rispetto agli ultimi 3 mesi dell’anno precedente, arrivando a 155,8 milioni (trainati dall’area investing e dall’area banking) e battendo le previsioni degli analisti pari a 151,8 milioni. L’utile netto si è attestato a 61,6 milioni, +11,9% sul quarto trimestre 2016 e a fronte dei 64 milioni del consensus.

Sopra le attese il margine di interesse, pari a 70 milioni (+10,4%) grazie ai volumi in aumento e una maggior incidenza dell’attività di lending. Gli analisti si aspettavano 68 milioni.

Al 31 dicembre le masse sono cresciute dell’11,6% rispetto al 2016, toccando quota 67,2 miliardi, su anche il saldo del gestito (+15,6% a 33,1 miliardi) e quello della raccolta amministrata (+8,3% a14,2 miliardi).

La raccolta diretta ha registrato un aumento del 7,7% anno su anno arrivando a 19,9 miliardi grazie alla continua crescita della base di nuovi clienti e dei depositi transazionali. Ennesimo rialzo anche per le masse riferibili alla clientela del private banking, con patrimoni attestatisi a 25,9 miliardi (+16%).

Nel 2017 la raccolta netta ha raggiunto quota 5,958 miliardi, con un incremento del 18% sul 2016.

“Chiudiamo l’anno ancora una volta con dati record, a riprova della sostenibilità della nostra crescita e di un modello di business ben diversificato”, questo il commento dell’amministratore delegato Alessandro Foti, sottolineando che FinecoBank guarda “con particolare ottimismo ai prossimi mesi e in particolare alle sfide poste da MiFID II”. Foti ha anche spiegato che “i primi dati di raccolta del 2018 proseguono il trend già visto lo scorso anno, con flussi particolarmente positivi sui nostri servizi di consulenza evoluta”.

Il mese di gennaio si è infatti chiuso con una raccolta netta di 412 milioni,(+55% anno su anno) con le attività finanziarie che hanno toccato il massimo di 68,12 miliardi (+13%) con oltre 1,208 milioni di clienti (+7% anno su anno).

FinecoBank ha infine confermato la sua solida posizione patrimoniale con un Cet1 ratio (transitional) al 20,77% al 31 dicembre 2017

A Piazza Affari il titolo FinecoBank registra al momento un ribasso del 3,36% a 9,422 euro a fronte di un FtseMib in rosso del 2,3%.

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