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Fineco regina delle azioni, Banca Imi dei bond: classifica Assosim

Imagoeconomica

Finecobank è regina delle azioni, Banca Imi dei bond. Dopo un primo semestre all’insegna del recupero sui mercati azionari (Ftse Mib +15,9% e Ftse Italia Star +13,6%, contro il -16,1 e il -16,6% registrati nel 2018) e del calo dei rendimenti su quelli obbligazionari (che comunque hanno chiuso il periodo all’insegna dell’ottimismo, viste le attese di un nuovo Qe e di un taglio dei tassi da parte della nuova presidente della Bce, Christine Lagarde), l’Associazione Intermediari Mercati Finanziari (Assosim) tira le somme nel suo consueto Rapporto, incoronando gli associati più attivi sulle piattaforme gestite da Borsa Italiana, Eurotlx, Hi-Mtf ed Equiduct. 

CLASSIFICHE AZIONI

Dalla classifica relativa alle azioni – elaborata aggregando i volumi scambiati dagli intermediari Assosim in conto terzi su Mta, Aim Italia ed Equiduct – emerge che in prima posizione c’è Finecobank, con una quota di mercato del 26,60%; seconda Banca Imi con il 10,74% e terza Banca Akros con il 10,18%.

Nella graduatoria per numero di operazioni, il podio è lo stesso: Finecobank prima con una quota di mercato del 23,17%; Banca Imi seconda con il 13,73% e Banca Akros terza con il 10,45%.

CLASSIFICHE OBBLIGAZIONI

Per quanto riguarda invece la classifica sui bond – elaborata unendo i volumi scambiati in conto terzi su DomesticMOT, EuroMOT, ExtraMOT, Eurotlx ed Hi MTF – la medaglia d’oro spetta a Banca Imi, con una quota di mercato del 20,68%; argento a Banca Akros con il 19,97% e bronzo a Invest Banca con il 10,83%.

Se invece dei volumi si prende in considerazione il numero delle operazioni, la graduatoria cambia leggermente: prima e seconda rimangono Banca Imi e Banca Akros, rispettivamente con il 25,65 e il 18,87%, mentre in terza posizione rispunta Finecobank, con il 9,58%.

Il report sottolinea che, oltre al rimbalzo e alle ricoperture, ha contribuito all’andamento positivo delle azioni anche il calo dei rendimenti sul mercato obbligazionario, che ha spinto gli investitori a prendere maggiori rischi sull’azionario.

“Il semestre si è comunque chiuso con segnali positivi anche sui mercati obbligazionari – si legge nell’analisi – la temuta procedura di infrazione per debito eccessivo nei confronti dell’Italia non è stata attivata, la nomina di Christine Lagarde alla guida della BCE è stata accolta con ottimismo e, da ultimo, il mercato scommette su un nuovo quantitative easing. Questi aspetti, in aggiunta al fatto che i rendimenti, nonostante il calo, continuano ad essere positivi hanno contribuito, per il momento, a far tornare gli acquisti sui titoli di Stato italiani”.

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Categories: Finanza e Mercati