La stagione dei conti continua con FinecoBank. Per la banca guidata da Alessandro Foti, il 2022 è stato un anno da record, con tutti i fondamentali in forte crescita. Non a caso Fineco ha deciso di aumentare il dividendo da 0,39 a 0,49 euro per azione. Acquisti sul titolo, che dopo la diffusione dei conti 2022 accelera al rialzo (+3%), realizzando una delle migliori performance del FtseMib.
I conti 2022 di Fineco
Nel 2022 FinecoBank ha registrato ricavi pari a 948,1 milioni, in crescita del 17,8% rispetto all’esercizio precedente. Il margine finanziario è salito del 40,1% a 392,2 milioni, principalmente grazie all’incremento dei tassi d’interesse di mercato.
Le commissioni nette si sono attestate a 465,6 milioni, in rialzo del 3,3, riconducibile all’aumento delle commissioni nette relative all’area Investing (+12%) grazie all’effetto volumi e al maggior contributo di Fineco Asset Management. In forte crescita le commissioni dell’area Banking a 56,2 milioni (+15,5%), mentre le commissioni nette relative all’area Brokerage sono state pari a 100,5 milioni, in flessione rispetto all’anno record registrato nel 2021 (-20,4%).
Il risultato negoziazione, coperture e fair value si è attestato a 90,4 milioni (+20,4%) rispetto al 2021. Infine l’utile netto ha toccato un nuovo record, salendo a quota 428,8 milioni (+22,8%).
Nel solo quarto trimestre del 2022 Fineco ha registrato ricavi per 263,9 milioni, in rialzo rispetto al trimestre precedente (+20%) e al quarto trimestre 2021 (+27,1%), mentre . L’utile netto si è attestato a 126,1 milioni, in rialzo del 57,3% rispetto al trimestre precedente e del 37,2% rispetto al quarto trimestre 2021.
Il patrimonio netto contabile consolidato è stato di 1,91 miliardi, con una variazione positiva di 183,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile principalmente all’utile rilevato al 31 dicembre 2022 (428,5 milioni), al netto del pagamento dei dividendi relativi all’esercizio 2021 (237,9 milioni) e delle cedole degli strumenti AT1 (19,8 milioni) parzialmente compensati dall’incremento delle riserve da valutazione e altre riserve (12,6 milioni).
Al 31 dicembre 2022 il Cet1 ratio è al 20,82%, un dato che si confronta con il 20,39% al 30 settembre 2022 e con il 18,80% al 31 dicembre 2021. Il Tier 1 ratio e il Total capital ratio risultano pari a 31,37% al 31 dicembre 2022 rispetto al 31,11% al 30 settembre 2022 e al 29,63% al 31 dicembre 2021. L’indicatore di leva finanziaria è pari al 4,03% al 31 dicembre 2022 rispetto al 3,88% al 30 settembre 2022 e al 3,84% al 31 dicembre 2021.
La raccolta nel 2022
Nell’anno 2022 la raccolta netta è stata pari a 10,3 miliardi (10,7 miliardi nel 2021). La raccolta gestita è stata pari a 3,6 miliardi, la raccolta amministrata si è attestata a 5,6 miliardi, mentre la raccolta diretta è stata pari a 1,1 miliardi. Al 31 dicembre 2022 Fineco Asset Management gestiva masse per 25,9 miliardi: 15,8 miliardi nella componente retail (+4,2% a/a) e 10,1 miliardi in quella istituzionale (+4,6% a/a). Nel corso del 2022 sono stati acquisiti 99.024 nuovi clienti. Il numero dei clienti totali al 31 dicembre 2022 è di 1.487.250.
Nel solo mese di gennaio, la raccolta netta si è attestata a 746 milioni, registrando una crescita dell’11% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
L’Ad Foti: “Crescita solida anche nel 2023
“La forte crescita della banca nel corso del 2022 rispecchia la capacità di Fineco di adattarsi perfettamente al nuovo scenario, riuscendo a beneficiare sia del rialzo dei tassi di interesse, sia della solida spinta verso gli investimenti evidenziata dalla clientela anche dai dati di raccolta di gennaio – ha commentato l’AD Alessandro Foti – L’approccio trasparente da parte dei nostri consulenti si sta infatti rivelando decisivo nell’assecondare la nuova tendenza emersa tra i risparmiatori, meno influenzati dalla volatilità e più propensi rispetto al passato a investire anche nei periodi più complessi”.
“A questo si aggiunge il contributo crescente di Fineco Asset Management, in grado di proporre soluzioni adeguate alle diverse fasi di mercato, e caratterizzate da grande efficienza e fair pricing – ha aggiunto – Un quadro completato dai risultati rilevanti del business legato al brokerage, ormai in crescita strutturale e che continua a incrementare la propria quota di mercato. Motivazioni che ci portano a stimare una crescita solida anche per l’anno appena iniziato, così come per i prossimi”.