Finecobank chiude l’anno raccogliendo nel solo mese di dicembre oltre 721 milioni, ma questo non gli basta per raggiungere il jackpot del 2018, quando a dicembre si sfiorarono gli 800 milioni e nell’interno anno solare la raccolta netta fu di 6,22 miliardi. Nel 2019 invece il dato si ferma a 5,84 miliardi, con un netto balzo, in percentuale, della componente gestita, che sale al 56% della raccolta complessiva, dal 36% a cui si attestava al termine del 2018. La raccolta gestita del mese è pari a 485 milioni, mentre quella amministrata a -207 milioni. La raccolta diretta si attesta a 444 milioni, nonostante sia negativamente impattata da un diverso calendario delle imposte rispetto al 2018 che ha comportato lo slittamento al primo giorno lavorativo di dicembre di versamenti fiscali per 173 milioni.
Nel 2019 è invece aumentata di molto, rispetto all’anno precedente, la raccolta in ‘Guided products & services’, che ha raggiunto i 3.749 milioni di euro (+36% a/a), mentre il dato relativo al mese di dicembre è stato di 597 milioni, pari addirittura a 2,7 volte quanto registrato a dicembre 2018 (223 milioni). L’incidenza dei Guided Products rispetto al totale AuM è salita al 71% rispetto al 67% di dicembre 2018. “Fineco – ha commentato l’Ad e direttore generale Alessandro Foti – ha chiuso il 2019 con un dato di raccolta decisamente positivo, che conferma la capacità di soddisfare l’esigenza sempre crescente dei suoi clienti di una gestione più efficiente dei propri risparmi, puntando sulla qualità dei propri prodotti e senza ricorrere a offerte commerciali aggressive”
“L’incidenza sempre maggiore dei Guided Products – ha aggiunto Foti – e i buoni risultati realizzati con continuità da Fineco Asset Management consentono di guardare con fiducia alle sfide di questo nuovo anno”. I risultati sono stati subito premiati in Borsa: poco prima di mezzogiorno, il titolo Finecobank guadagna più del 2% a Piazza Affari, a 11,38 euro per azione.