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Fineco fa sempre più gola agli investitori stranieri: Vanguard arrotonda la quota

Fineco fa sempre più gola ai grandi investitori internazionali: oltre a Vanguard e BalckRock sono nel capitale Schroders, Capital Group e Fidelity. Secondo gli esperti di mercato, il titolo è ancora molto sottovalutato

Fineco fa sempre più gola agli investitori stranieri: Vanguard arrotonda la quota

Fineco sta diventando sempre più attraente per i grandi investitori internazionali. Lo rende noto Milano-Finanza che ha preso in esame i dati dell’ultima assemblea della banca-rete guidata da Alessandro Foti, quando alcuni fondi esteri hanno alzato il velo sulle proprie partecipazioni.

L’aumento più significativo è quello di Vanguard: il colosso americano della gestione passiva si è posizionato con l’8% del capitale presente in assemblea. Attenzione però: guardando all’intero capitale sociale, la quota è del 6% circa, che però include anche una serie di fondi in delega ad altri gestori. A conti fatti, la quota effettiva si attesta sotto la soglia del 5%, un valore comunque significativo se si considera che agli attuali prezzi di Borsa equivale a circa 450 milioni.

Oltre al colosso Usa del risparmio e BlackRock, altri grandi investitori in Fineco includono Schroders (5,05%), Capital Group (5,03%) e Fidelity (4,5%). Il ceo Alessandro Foti ha accolto positivamente l’interesse di questi investitori, sottolineando che Fineco è una “public company” aperta a tutti.

Fineco fa sempre più gola agli investitori stranieri: ecco perchè

Gli esperti ritengono che questa mossa sia dovuta al fatto che il titolo Fineco è valutato a sconto rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Anche se Fineco è più caro rispetto ad alcuni competitor come Azimut, Banca Generali e Mediolanum, resta un’opportunità interessante per gli investitori.

Non solo. Nonostante gli acquisti dei grandi fondi, quest’anno le azioni Fineco sono salite solo dell’7,22%, contro il +22,96% di Mediolanum e il +13,5% di Banca Generali. Solo Azimut ha fatto peggio, con un +3,67%. In questo contesto posizionarsi sul titolo Fineco è insomma un’opportunità per gli investitori.

Tanto più che il mercato italiano della consulenza resta in crescita. Secondo i dati Assoreti pubblicati ieri, da gennaio ad aprile la raccolta netta del gruppo è stata di 2,3 miliardi, seconda solo a quella di Banca Mediolanum; nel solo mese di aprile la cifra si è attestata a 610 milioni.

Un futuro promettente per Fineco

Gli analisti sono positivi riguardo alle prospettive di Fineco. Jp Morgan ha recentemente alzato la raccomandazione sul titolo da “neutral” a “overweight” con un prezzo obiettivo aumentato da 13,5 a 16,3 euro, suggerendo un potenziale di crescita del 10%.

Gli esperti prevedono che la combinazione di una ripresa del mercato del risparmio gestito, il lancio di nuovi prodotti e un miglioramento del sentiment possano guidare un incremento degli utili. In particolare, Fineco Asset Management (Fam) vedrà un aumento dei ricavi da commissioni per gli anni 2025 e 2026 rispettivamente del 4% e 6%, con un aumento degli utili per azione del 4% e 7%.

Anche i ricavi da investimenti sono previsti in crescita con un tasso annuo composto del 17% nel periodo 2023-2026. Questo incremento farà sì che rappresenteranno il 40% del fatturato totale del gruppo nel 2026, rispetto all’attuale 30%. Gli analisti sottolineano anche il successo commerciale dei nuovi prodotti lanciati nel 2023, che hanno raggiunto complessivamente 3,5 miliardi di masse entro fine anno.

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