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Fincantieri tratta con Leonardo per l’acquisto di Wass: il titolo vola in Borsa

Imagoeconomica

Corre a Piazza Affari il titolo Fincantieri. A metà mattinata le azioni della società di cantieristica guadagnano il 4,3% sostenute dalle indiscrezioni relative alle trattative, in fase avanzata, per l’acquisizione di Wass da Leonardo (+0,34%). Il potenziale accordo non includerebbe invece Oto Melara su cui in passato c’erano stati rumors di interesse da parte di Fincantieri. 

Con la vendita di Wass, Leonardo si disimpegnerebbe da un’attivitá non strategica, migliorando marginalmente la situazione finanziaria. Fincantieri dal canto suo sta crescendo sempre piú nella Difesa, che oggi vale circa il 40% del fatturato.

L’operazione Fincantieri-Leonardo su Wass

Wass opera nell’industria della difesa subacquea producendo siluri e sonar.  Secondo Equita, l’interesse di Fincantieri per Wass era noto da tempo e rientrerebbe nella strategia del management di rafforzare il business della difesa (che oggi rappresenta circa il 40% del fatturato). Al primo gennaio 2016 le attività di Wass sono confluite nella divisione Sistemi di Difesa, nell’ambito del settore Elettronica, Difesa e Sistemi di sicurezza di Leonardo, la ex Finmeccanica. 

Nel dettaglio, l’operazione può essere “il trigger per l’avvio di un’operazione straordinaria di rafforzamento della struttura finanziaria”, sottolinea Equita. 

I broker stimano, ancora prima dell’eventuale operazione di M&A una leva di 6 volte il rapporto “Nd/Ebitda a fine 2023 che scende a circa 4 volte a fine 2025 rimanendo comunque su livelli elevata”. 

A tal proposito si sottolineano altre indiscrezioni di stampa secondo cui Cdap (azionista di Fincantieri con una quota del 71,3%) potrebbe non seguire integralmente l’aumento di capitale pur mantenendo la maggioranza al fine di aumentare il flottante. Una decisione finale è attesa tra fine aprile ed inizio maggio. 
“Per Leonardo – prosegue Equita – Wass rappresenta una piccola business unit all’interno della divisione difesa di cui non sono disponibili numeri aggiornati. Nel caso le indiscrezioni venissero confermate riteniamo che la cessione possa aver un senso strategico in attesa di capire a cosa servono le risorse finanziarie”.

Per Intermonte l’acquisizione sarebbe coerente con la strategia di Fincantieri di rafforzarsi nel business navale/militare e con l’accordo tra i due gruppi basato essenzialmente sulla separazione “tra il dominio subacqueo e le attività sopra il livello del mare”. Inoltre, fanno notare, il piano europeo sulla difesa annunciato ieri prevede fondi limitati e non contiene particolari novita’. Tuttavia, l’obiettivo di aumentare il ‘procurement verso aziende europee dal 20% attuale al 50% nel 2030 vale potenzialmente oltre 100 miliardi di euro per anno di maggiore spending verso aziende europee”.

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