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Fincantieri, scattano i realizzi. I Btp sfiorano il 2,2% in asta

Borse Ue poco mosse in mattinata in attesa del dato del Pil Usa nel secondo trimestre. Peggiora, a sorpresa, il morale dei consumatori tedeschi: sono peggiorate le attese sugli stipendi, una brutta notizia per i consumi. Oggi sarà diffuso il dato sull’inflazione in Germania a settembre, prevista in crescita a +1,9% da +1,8% di agosto. Ma i vari Lander anticipano che il dato potrebbe essere più alto.

Nell’attesa la Borsa di Milano vira verso il rosso: indice Ftse Mib -0,2%, sotto quota 22,600 punti. In terreno positivo Parigi (+0,16%) e Francoforte (+0,31%) anche per la schiarita sul fronte delle trattative per il nuovo governo: Wolfgang Schaeuble lascerà il ministero delle Finanze per la presidenza del Bundestag. Recuperano Madrid (+0,11%) e Londra (+0,08%).

Il rialzo di Wall Street di ieri non ha scaldato gli investitori. L’euro recupera sul dollaro a 1,177 contro 1,174 di ieri. Prosegue anche in Europa il rialzo dei rendimenti avviato all’inizio di questa settimana: il rendimento del Bund decennale è salito stamattina oltre 0,50%, massimo da due mesi. Il Btp rende il 2,15% da 2,14% di ieri e 2,11% di martedì. Spread in contrazione a 165 punti base.

Il Tesoro ha collocato stamane Btp a 5 e 10 anni e Ccteu per 6 miliardi di euro, Il rendimento lordo del decennale è stato fissato al 2,19% (contro il 2,09% precedente). Il rendimento del titolo a 5 anni si è attestato al 0,83% in lieve calo dallo 0,84% dell’asta di fine agosto-Sono stati allocati anche 1,5 miliardi di CCTeu ottobre 2024 allo 0,751% in calo di 6 punti base dall’asta precedente.

Sale il petrolio: il Brent a 58,8 dollari al barile (+0,7%) si allontana dal picco degli ultimi due anni segnati in settimana, Wti a 52,6 dollari (+1%). Citigroup prevede che nel 2018-2019 ci sarà carenza di petrolio nel mondo. Eni -0,1%, Saipem +0,8%. Deboli le utility a fronte della tendenza al rialzo dei tassi: Enel -1%, Snam -1%, Terna -1%. Su Enel (come su Cementir, -2,1%) pesa un provvedimento di sequestro da parte della Guardia di Finanza.

Anche in Europa come in Usa salgono le banche, galvanizzate dall’aumento dei rendimenti. L’indice Eurostoxx di settore sale dell’1% ed è il migliore. Deutsche Bank +3,9%. A Milano Banco Bpm +1,3%, sui massimi degli ultimi 14 mesi. Ieri dovrebbe essersi conclusa la fase di raccolta delle offerte vincolanti per la vendita delle polizze attraverso le filiali della banca. Bper Banca sale del 2,5%. Unicredit +0,6%, Intesa +0,2%.

In forte calo Fincantieri (-5,4%): non piace al mercato l’accordo di ieri fra Italia e Francia sui cantieri navali francesi Stx. Nell’ultimo anno il titolo ha guadagnato il 141%. Invariata Leonardo.

Telecom Italia +0,6%: Barclays abbassa il target price a 0,91 euro da 0,94 euro, conferma Equal Weight. Oggi il Cda dovrebbe nominare l’israeliano Amosh Genish nuovo amministratore delegato.

Gli analisti fanno le prime valutazioni sull’impatto della riforma fiscale Usa sui titoli trattati a Piazza Affari. Tra questi c’è Buzzi (-0,2%), su cui Hsbc conferma la raccomandazione Buy ma abbassa il target price a 29 euro da 31 euro. Autogrill +1,2%, Fiat Chrysler +0,4%, Cnh Industrial +0,2% e Luxottica -0,1%.

È stato fissato il prezzo finale dell’ipo Pirelli a 6,5 euro. Si tratta del livello minimo del range ristretto ieri tra i 6,5 e i 6,7 euro. Ai prezzi fissati oggi, Pirelli arriverà in Borsa con una capitalizzazione di 6,5 miliardi di euro.

Nel resto del listino, Fiera Milano (+7%) si spinge sui massimi da febbraio 2016 a 2,29 euro. È uno dei titoli più brillanti della seduta. La performance da inizio anno migliora a +58%.

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