Fincantieri chiude i primi 9 mesi del 2015 con una perdita di 96 milioni, contro l’utile di 42 milioni registrato nello stesso periodo dell’anno scorso. L’amministratore delegato Giuseppe Bono ha assicurato che la società “sta lavorando a un piano industriale, che sarà definito con la presentazione del bilancio 2015, finalizzato a un adeguato ritorno per gli azionisti”. Il Cfo Giuseppe Dado, invece, ha fatto sapere che al momento l’azienda non ritiene necessario un aumento di capitale. La rassicurazione non argina le vendite sul titolo in Borsa di Fincantieri, che a metà mattina perde oltre il 3%, a 0,4628 euro per azione.
Tornando ai conti, nella nota della società si legge che il risultato “si sarebbe attestato a -73 milioni (contro i 67 milioni al 30 settembre 2014) senza gli effetti di oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti”. I ricavi al 30 settembre “ammontano a 3,032 miliardi, con un aumento di 97 milioni (+3,3%) rispetto allo stesso periodo del 2014”. La crescita “è dovuta da un lato all’incremento dei ricavi del segmento Shipbuilding, in particolare dell’area di business navi da crociera, che ha raggiunto un peso pari al 38% dei ricavi complessivi del gruppo (33% nello stesso periodo del 2014), e dall’altro alla riduzione dei ricavi del segmento Offshore”. I primi nove mesi, aggiunge Fincantieri, hanno segnato un livello di nuovi ordini pari a 4,9 miliardi, rispetto ai 4,2 miliardi di gennaio-settembre del 2014, “con un book to bill ratio (nuovi ordini/ricavi) pari a 1,6 (1,5 al 30 settembre di un anno prima).
La posizione finanziaria netta di Fincantieri nei primi nove mesi del 2015 è stata negativa per 506 milioni, a fronte di una posizione positiva per 44 milioni a fine 2014. Tre le cause indicate dal gruppo per questo aumento dell’indebitamento: “La crescita dei volumi nel settore delle crociere” con “quattro navi in consegna nel primo semestre 2016” e il relativo aumento del capitale circolante; “l’assorbimento di capitale circolante da parte di Vard per le navi in consegna nel primo semestre 2016”; “le maggiori necessita’ finanziarie relative agli investimenti per 106 milioni effettuati nel periodo”. Dado ha detto che “il capitale circolante”, in ragione del lavoro su queste navi in consegna, aumentera’ nel quarto trimestre e di conseguenza anche l’indebitamento finanziario netto che “avra’ un picco nel quarto trimestre”.
Quanto alle principali direttrici del nuovo piano, “saranno improntate a interventi di carattere organizzativo – ha continuato Bono – per migliorare l’efficienza operativa e alla rinnovata attenzione al mercato remunerativo dell’after-sale, che garantisce all’azienda una crescita più stabile e diversificata, unitamente alla costante innovazione di prodotto e di processo. L’andamento della gestione nei primi nove mesi riflette il forte aumento dell’attività produttiva e di progettazione. Questo incremento è conseguenza dell’importante crescita del portafoglio ordini. Tuttavia, il peso degli ordinativi di navi prototipo, acquisiti a bassa marginalità nella fase più acuta della crisi per sostenere l’attività produttiva, ha penalizzato la redditività del gruppo. A questo si sono aggiunti gli effetti della crisi del settore oil&gas, causata dalla non prevedibile discesa del prezzo del petrolio, e il perdurare delle difficoltà di Vard in Brasile, legate anche alla situazione economica e politica del Paese”.
Bono ha anche ringraziato “insieme al consiglio di amministrazione e all’azienda tutta” Andrea Mangoni, il direttore generale che ha rassegnato ieri le dimissioni.
Sul fronte delle nuove commesse, infine, Fincantieri costruirà due ulteriori navi da crociera per Viking Ocean Cruises. Le nuove unità saranno gemelle delle quattro navi già ordinate ed entreranno a far parte della flotta di Viking rispettivamente nella metà del 2018 e nella fine del 2020. La prima nave è stata consegnata nella primavera del 2015, mentre la seconda e la terza entreranno in servizio rispettivamente nel 2016 e nel 2017. Sono ancora in via di definizione le condizioni tecnico-finanziarie per la quarta nave. Anche queste nuove unità saranno destinate alle crociere oceaniche, avranno una stazza lorda di circa 47.800 tonnellate, saranno dotate di 465 cabine e potranno ospitare a bordo 930 passeggeri, con una capacità di accoglienza totale di oltre 1.400 persone, compreso l’equipaggio.