A sorpresa e a poche ore dal consiglio di amministrazione che deve esaminare i conti dell’ultimo trimestre, s’è dimesso il direttore generale di Fincantieri, Andrea Mangoni che aveva assunto l’incarico meno di un anno fa.
La tempistica delle dimissioni rafforza le voci secondo cui all’origine del colpo di scena ci sarebbero dissensi sul bilancio tra Mangoni e l’ad Giuseppe Bono, con cui i rapporti non erano idilliaci.
Come sempre succede il nuovo direttore generale, che in passato è stato ai vertici di Acea, di Telecom in Brasile e di Sorgenia, aveva intenzione di ripulire il bilancio chiudendo partite pregresse ma non è stato possibile. Le dimissioni gli evitano di approvare conti che probabilmente non condivideva del tutto. Finora Mangoni non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Nel pomeriggio il cda approverà la trimestrale e la diffonderà a mercati chiusi. Le funzioni di Mangoni saranno immediatamente assunte da Bono. Per Fincantieri. che pur essendo un’eccellenza del made in Italy e della cantieristica, non attraversa un momento facile in Borsa per il rischio di dover procedere a un nuovo aumento di capitale è una tegola in più.