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Fincantieri: aumento di capitale da 400 milioni per i siluri ex Wass di Leonardo. Prezzo a 2,62 euro per azione

L’operazione Wass consentirà a Fincantieri di diventare un player internazionale importante nello sviluppo di prodotti e tecnologia sottomarini. Quarta gamba di business accanto a cruise, navale militare e navi speciali di Vard. Fincantieri ha anche firmato contratti con Viking per 2 navi da crociera

Fincantieri: aumento di capitale da 400 milioni per i siluri ex Wass di Leonardo. Prezzo a 2,62 euro per azione

Fincantieri: non appena arrivato il via libera della Consob al prospetto, dal board del gruppo è giunto l’ok ai termini definitivi della ricapitalizzazione che servirà a finanziare l’acquisizione dei sonar e dei siluri subacquei dell’ex Wass di Leonardo, snodo cruciale nei piani del ceo Pierroberto Folgiero per assicurare al gruppo della navalmeccanica la leadership nella subacquea.

Il 24 giugno partirà l’aumento di capitale da 500 milioni (400 milioni subito e altri 100 milioni in un secondo step una volta conclusa la prima tranche) e si concluderà l’11 luglio, mentre i titoli saranno negoziabili fino al 5 luglio. Il prezzo delle nuove azioni fissato a 2,62 euro per ogni nuova azione.

L’operazione Wass consentirà a Fincantieri di diventare un player internazionale importante nello sviluppo di prodotti e tecnologia sottomarini. Quarta gamba di business accanto a cruise, navale militare e navi speciali di Vard.

Dalla exWass 190 milioni di ricavi quest’anno e 240 milioni nel 2025

Fincantieri stima che il ramo d’azienda Underwater Armament Systems, la ex Wass, realizzi 190 milioni di ricavi nel 2024 con una marginalità lorda del 22% circa e 240 milioni di ricavi nel 2025 con una marginalità intorno al 21%, si legge nel prospetto informativo dell’aumento di capitale. Nel 2027 la previsione è di ricavi e proventi intorno ai 280 milioni con una marginalità stabile al 21%. Il gruppo “non dispone di una stima definitiva e puntuale dell’ammontare delle sinergie attese dal ramo Uas”, si legge nel documento, ma prevede che “possano iniziare a manifestarsi nella parte finale dell’arco temporale del piano industriale (stand alone) e, in maniera significativa, oltre il 2027”. Nel 2023 i ricavi dell’ex Wass sono indicati a 170 milioni.

I warrant 2024-2026 abbinati alle nuove azioni

E’ stata inoltre approvata l’ammissione sul mercato dei “Warrant Fincantieri 2024-2026” abbinati gratuitamente alle nuove azioni, che daranno diritto di sottoscrivere azioni di compendio di nuova emissione rivenienti dall’aumento di capitale a servizio dei warrant fino a un importo massimo complessivo di 100 milioni di euro.

Verranno pertanto emesse 152.419.410 nuove azioni, da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di 9 nuove azioni ogni 10 azioni Fincantieri detenute. Il prezzo di esercizio di warrant è fissato a 4,44 euro. Fincantieri ha fissato il rapporto di esercizio in 5 azioni di compendio ogni 34 warrant esercitati, deliberando di emettere 22.414.615 azioni di compendio. Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni incorpora uno sconto del 32,2% rispetto al prezzo delle azioni Fincantieri al 20 giugno 2024.

Cdp farà la sua parte con 287 milioni

In seguito alla scomparsa del presidente Claudio Graziano, il cda ha redistribuito le deleghe che facevano capo al presidente, ad interim a Folgiero. In particolare al ceo sono andate quelle sulla supervisione e sul coordinamento del sistema di controllo interno e sulla supervisione e coordinamento delle attività di sviluppo e governo del sistema di security aziendale. Mentre la supervisione e il coordinamento della funzione internal audit sono rimaste al board.

Il gruppo ha ricordato che, come già comunicato al mercato il 10 maggio, il giorno della firma dell’accordo con Leonardo per la cessione dell’asset, il socio di controllo Cdp Equity (al 71,3%) farà la propria parte con 287 milioni. In più, a fronte di un flottante per la maggior parte in mano al retail, è stato costituito un consorzio di garanzia composto da Bnp, Intesa Sanpaolo, Jefferies, Jp Morgan e Mediobanca per garantire la riuscita della raccolta.

Per Remazel ricavi per 110 milioni quest’anno e 120 milioni nel 2025

In corso ci sono altre intese nel carnet di Fincantieri: con Cabi Cattaneo, per la progettazione, sviluppo e fornitura di mezzi subacquei per Forze Speciali Marina, con Saipem per la realizzazione di tecnologie e soluzioni subacquee, droni e a livello di robot teleguidati, con WSense (per il monitoraggio e la comunicazione subacquei, oltre all’acquisizione di Remazel Engineering(progettazione e fornitura di topside equipment ad alta complessità, ivi inclusi i sistemi di lancio e recupero dei mezzi underwater). Il prospetto per la ricapitalizzazione riporta la guidance anche per quanto Remazel: la stima è di ricavi per 110 milioni quest’anno (100 mln nel 2023) e di 120 milioni l’anno prossimo con una incidenza dell’ebitda del 15% nel 2024 e del 13% nel 2025. Nel 2027 Remazel, attiva nella subacquea e nel marine energy, dovrebbe raggiungere i 140 milioni di ricavi con una marginalita’ del 13%.

Con Viking contratti per 2 navi da crociera

Fincantieri e Viking hanno firmato i contratti per la costruzione di due navi da crociera che si baseranno sulle caratteristiche delle navi realizzate in precedenza. Le navi saranno consegnate tra il 2028 e il 2029. Il valore dell’accordo è stato definito come “grande”, il che vuol dire, nel settore crocieristico, compreso tra 500 milioni e un miliardo di euro. L’accordo conferma, dice la nota, “la piena ripresa del mercato crocieristico e il forte slancio che sta vivendo”. Per Folgiero “questo contratto consolida ulteriormente il nostro rapporto con Viking e conferma Fincantieri come partner di riferimento per gli armatori che vogliono realizzare navi che possano utilizzzare sia le fonti energetiche di oggi sia quelle del futuro”.

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